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PERUGIA - L’abusivismo commerciale genera un volume d’affari di 13 miliardi di euro l’anno a livello nazionale. Strettamente legato all’abusivismo c’è il fenomeno della contraffazione, diventata in Italia un vero e proprio “sistema” dagli effetti economici e sociali devastanti: si stima un giro d’affari di 7 miliardi di euro che si trasferiscono dalle tasche degli italiani ad organizzazioni criminali che gestiscono questa economia “in nero”. Un grave danno non solo per gli imprenditori “onesti”, ma per l’intera società civile: quando si acquistano prodotti di dubbia fattura e provenienza si alimentano infatti i circuiti della criminalità organizzata. Contro questi fenomeni le associazioni di categoria degli operatori su aree pubbliche Fiva-Confcommercio e Anva-Confesercenti hanno promosso una giornata di mobilitazione nazionale – con il significativo slogan “Non accettare borse dagli sconosciuti- Gli oggetti falsi producono danni veri”, alla quale aderiscono anche la Fiva e l’Anva della provincia di Perugia. Le ragioni di questa protesta saranno spiegate in una conferenza stampa in programma il 26 novembre alle ore 11.00 presso la Sala Fiume di Palazzo Donini, a Perugia alla quale parteciperanno il presidente della Fiva-Confcommercio della provincia di Perugia Massimiliano Baccari e il presidente dell’Anva-Confesercenti della provincia di Perugia Goucherians Vigen. In questa occasione saranno anche presentati i risultati di una indagine che la Fiva-Confcommercio ha realizzato tra gli operatori dell’ultima edizione della Fiera dei Morti, dai quali emerge sia uno spaccato significativo della situazione del settore del commercio ambulante, anche in relazione alla crisi economica, sia un puntuale bilancio della manifestazione. Condividi