valtopina inaugurazione.jpg
VALTOPINA - I primi due giorni della 29esima edizione della Mostra Mercato del Tartufo di Valtopina hanno subito fatto registrare oltre 9mila presenze. Tante le persone che hanno affollato sabato e domenica scorsi i padiglioni e le tendostrutture allestite nell’area fieristica, strutture che hanno ospitato un totale di 80 espositori. Forte anche la presenza di visitatori extraregionali, provenienti in particolare dal Lazio e dalla Toscana. Molte le partecipazioni anche nelle attività in programma, come quelle della ricerca del tartufo e del trekking sulla via delle acque. Numerose le personalità presenti, tra le quali il presidente della Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti e l’assessore regionale all’agricoltura Carlo Liviantoni, intervenute per l’inaugurazione e per il consueto taglio del nastro. Ma la Mostra del Tartufo di Valtopina si è aperta con un interessante convegno dal titolo “Valorizzare le aree rurali e i prodotti agroalimentari tipici, per un nuovo sviluppo del territorio”. Attraverso l’incontro si è discusso delle prospettive di sviluppo per il territorio della Comunità Montana dei Monti Martani Serano e Subasio grazie alla valorizzazione dei prodotti agroalimentari e delle aree rurali. Oltre al sindaco del Comune di Valtopina Giuseppe Mariucci, sono intervenuti anche Giuliano Nalli, presidente della Comunità Montana dei Monti Martani Serano e Subasio e della Strada dell’Olio Dop Umbria, il presidente dell’Associazione Nazionale Città del Tartufo Giancarlo Picchiarelli, Domenico Bruno, responsabile Agenzia Giornalistica Italiana - Area Food e Fabio Taiti, direttore Censis Servizi. “Questo incontro – ha affermato il sindaco Mariucci in apertura – lo abbiamo voluto per fare il punto della situazione attuale: per riflettere sul cammino fatto e sui problemi inerenti al territorio della Valtopina e più in generale su quelli della Comunità Montana dei Monti Martani Serano e Subasio. La mostra del tartufo, infatti, si inserisce da quest’anno in un contesto più ampio. Sono quattro i giorni di vetrina per tutto il territorio della Comunità Montana, con risultato importante che vede impegnati in una promozione integrata l’Associazione Città del Tartufo e le Strade del Vino e dell’Olio dell’Umbria”. “In Italia – ha detto il presidente delle Città del Tartufo Picchiarelli – ci sono oltre 30 fiere del tartufo. Come associazione puntiamo sempre per la tutela della qualità, mettendo in rete anche buone pratiche, anche di integrazione e di sistema, proprio come avviene qui a Valtopina. Vogliamo pertanto presentare il tartufo, ma che sia legato al territorio e alle sue altre eccellenze”. A tirare le fila di tutta la manifestazione è la nuova Comunità Montana dei Monti Martani Serano e Subasio, alle prese con il suo nuovo ruolo di ente catalizzatore. Per spiegare, inoltre, quale dovrà essere in futuro il ruolo della Comunità sono arrivate le parole del suo presidente Giuliano Nalli. “La riforma delle Comunità Montane – ha sottolineato Nalli – ci ha portato ad imboccare la strada giusta, quella della logica del fare sistema. Ora dobbiamo diventare sempre più luogo di creazione di risorse e di sviluppo sostenibile. La mostra del tartufo di Valtopina rappresenta una novità in questo senso perché in questi giorni i visitatori potranno avere un assaggio del trinomio umbro di successo composto da tartufo, olio e vino, insieme ai presidi slow food. Oltre al momento degustativo, abbiamo però voluto anche riflettere attraverso questo incontro sulla direzione da prendere per garantire uno sviluppo sostenibile del territorio e una sua giusta promozione”. Valorizzare i circuiti minori, garantire una rete di servizi anche in località marginali, utilizzare i territori con un concetto di limite, tenere insieme la cultura e il territorio, sono alcuni degli obiettivi posti per il futuro della Comunità Montana. “Il nostro è un territorio dalle grandi potenzialità – ha aggiunto Nalli – e attraverso la rete di soggetti che abbiamo iniziato a costruire si possono fare insieme grandi cose”. “Quello trattato in questa sede è un tema di grande interesse – ha sottolineato il responsabile dell’area food dell’AGI Domenico Bruno – in particolare in questa fase di crisi economica in cui la ‘molla’ dell’agroalimentare, dei prodotti tipici e del turismo sono una delle carte per cercare di far crescere i consumi, sia a livello territoriale che nazionale. Si prospetta un futuro con meno soldi a disposizione che in passato e l’auspicio è che sempre più vengano unificate le politiche del turismo e dell’agricoltura. In questo contesto le Comunità Montane devono saper capillarizzare gli interventi”. Dopo gli scenari a livello nazionale presentati da Bruno, il direttore Censis Servizi Fabio Taiti ha analizzato gli aspetti che non vanno nella filiera di sviluppo locale, proponendo possibili vie di fuga. “I grandi sforzi fatti – ha detto Taiti – nel corso degli anni da parte di tutti, amministratori e privati, hanno portato risultati minori delle aspettative”. Attrattive deboli, territori circoscritti invece che flessibili, la non conoscenza dei propri clienti, la messa in vetrina di prodotti elementari e non complessi, la non conoscenza dei propri concorrenti, l’utilizzo di una comunicazione passiva, la non capacità di saper scegliere un mercato sul quale puntare, sono gli aspetti ‘negativi’ messi in evidenza da Taiti. “I passaggi su cui lavorare – ha concluso Taiti – sono cinque in tutto: prima di tutto bisogna puntare su un marketing delle alleanze, sia con i vicini che con i concorrenti. È fondamentale allungare il guinzaglio, fare alleanze, aprirsi; invece che fare pacchetti, iniziare a ‘spacchettare’ le offerte; investire sulle persone cercando di rafforzare la convivialità; occorre anche una buone azione di programming, per offrire al turista in ogni giorno dell’anno almeno dieci cose da poter fare nel luogo dove è ospite; per quanto riguarda la comunicazione, infine, bisogna essere forti sia in autorevolezza sia in emozione, e se uno dei due elementi manca si può puntare sull’altro”. Dopo i primi due giorni di iniziative, il prossimo fine settimana (28 e 29 novembre) la Mostra tornerà con i suoi “gustosi” appuntamenti. Spazio ancora alla Mostra Mercato e al Padiglione delle “Eccellenze dell’Umbria”, per dare uno spaccato delle ricchezze agroalimentari del territorio. Valtopina, dunque, sarà di nuovo patria del tartufo, ma non solo, grazie a degustazioni, mostre, mercati, convegni, gare, concerti, spettacoli, visite ed escursioni. Ricordiamo che la Mostra è organizzata dal Comune di Valtopina e dalla Comunità Montana dei Monti Martani, Serano e Subasio - attualmente alla Presidenza dell'Associazione Italiana Città del Tartufo - e realizzata con il patrocinio della Regione dell'Umbria, della Provincia di Perugia, dell'Azienda Regionale di Promozione Turistica e della Camera di Commercio di Perugia. Condividi