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PERUGIA - La Giunta regionale dell’Umbria, su proposta dell’assessore all’agricoltura, Carlo Liviantoni, ha approvato i programmi di sostegno alla pesca e all’acquacoltura per gli anni 2009 e 2010, secondo quanto previsto dalla legge 15/08. Per il 2009 saranno messe a disposizione risorse pari a 150mila euro per sostenere le spese correnti delle imprese e 34.500euro per gli investimenti. Quelle per l’anno successivo saranno determinate alla luce del parere della Commissione consultiva prevista dalla legge. Le risorse 2009 saranno così ripartite: sostegno a investimenti nella pescaturismo, 35mila euro; spese correnti per promozione e valorizzazione dello stesso settore, 25mila; risarcimento danni per fermo biologico o ricostituzione patrimonio ittico, 60mila; risarcimenti per danni da malattie o infortuni sul lavoro, 25mila; divulgazione, formazione e assistenza specialistica, 10mila; premio unico per l’attività di pesca professionale, 30mila. Gli obiettivi dei programmi delle due annualità (che non riguardano l’ambito legato alla trasformazione e commercializzazione dei prodotti, che sarà sostenuto con risorse del Fondo europeo per la pesca) sono la incentivazione della multifunzionalità delle imprese, il ricambio generazionale degli addetti, la promozione della ricerca, della formazione professionale e della divulgazione delle tecniche, interventi di sostegno in particolari situazioni di criticità ambientale e lavorativa. “I programmi che la Giunta regionale ha approvato – ha detto l’assessore Liviantoni – sono mirati ad affrontare i motivi della perdurante crisi del settore. Uno dei principali problemi aperti – ha proseguito Liviantoni - è quello dello scarso ricambio generazionale che, per un verso priva il settore del necessario dinamismo e, per altro verso, riduce il novero degli sbocchi occupazionali possibili per i nostri giovani”. La produzione umbra – il dato è contenuto nella relazione che accompagna la delibera approvata dalla Giunta regionale – copre il 10% del mercato italiano delle trote, con un prodotto che, per effetto delle condizioni ambientali e climatiche, è di elevata qualità e quindi potenzialmente in grado di conquistare posizioni migliori. La crisi della pesca professionale annovera tra le sue cause strutturali l’inquinamento dei bacini imbriferi e dei corsi d’acqua e il proliferare di specie alloctone infestanti, oltre, come causa contingente, alla crisi economica dell’ultimo periodo. La Giunta regionale ha approvato un regolamento inerente le condizioni di ammissibilità e i criteri di selezione per l’accesso ai contributi disposti con il programma 2009. Il massimale di aiuto, in base alle disposizioni Ue, non potrà superare i 30mila euro per tre esercizi finanziari. Sono giudicate ammissibili a contributo tutte le spese, incluse negli interventi previsti dal programma, a far data dal 1 gennaio 2009. I rimborsi per fermo biologico o ricostituzione del patrimonio ittico potranno decorrere, invece, dal 1 gennaio 2008, in considerazione della sospensione che si era avuta per questa misura, che era prevista anche dalla legge precedente. Il regolamento detta i requisiti per l’inclusione nel registro degli esercenti di attività di pescaturismo, che consiste nella possibilità per i pescatori professionali di accompagnare a pescare con mezzi di loro proprietà (barca e altri strumenti) soggetti terzi, che possono anche essere sprovvisti di licenza. L’iscrizione all’elenco, che sarà “tenuto” dalla Provincia competente, sarà consentito a coloro che continueranno a dedicare alla pesca professionale il maggior tempo di lavoro. Gli aiuti per fermo pesca saranno attribuiti in modo forfettario nella misura massima del 50% del trattamento di un salariato agricolo di 4° livello. Assegni per impedimenti da malattie o infortuni potranno avere il valore massimo di 35euro giornalieri, per 120 giorni l’anno. Il ricambio generazionale è favorito con la attribuzione di un premio di primo insediamento per i giovani tra 16 e 40 anni che intraprendano l’attività di pesca professionale e presentino un piano di sviluppo aziendale. Il premio sarà pari a 15mila euro in rate annuali da 5mila. Condividi