sacro convento assisi.jpg
ASSISI - Domani, in occasione del decennale della riapertura al culto della Basilica Superiore di San Francesco, sara' ad Assisi il segretario di Stato vaticano Tarcisio Bertone. Il cardinale alle 10.30 presiedera' la solenne celebrazione eucaristica, alla presenza del ministro per l'attuazione del programma di governo, Gianfranco Rotondi. A ricevere il segretario di Stato di Benedetto XVI alle 9.45 saranno il custode del Sacro convento padre Giuseppe Piemontese, il vescovo di Assisi Domenico Sorrentino, il presidente della Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti, il presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi, il sindaco di Assisi Claudio Ricci e il Prefetto di Perugia Enrico Laudanna. Oltre alla processione offertoriale in costumi d'epoca, alla quale parteciperanno gli enti di Assisi, Perugia, Foligno, Spoleto, Bevagna, Nocera e Gubbio. Il Sacro Convento di Assisi fu devastato dal terremoto che colpi' Umbria e Marche nell'autunno del 1997. I lavori di restauro furono avviati con l'intento di riuscire a riconsegnare la basilica per l'Anno Santo e precisamente per la celebrazione della Messa per la Notte di Natale del 1999. Lo definirono il ''cantiere dell'utopia''. I danni riportati al complesso monumentale, a livello strutturale e pittorico, lasciarono credere che il grande patrimonio culturale e religioso fosse andato perduto. La mattina del 26 settembre del 1997, nel Complesso Basilicale si erano prodotti i seguenti danni: nella Basilica Superiore crollo della parte centrale dell'arco della controfacciata su cui erano dipinte le figure dei Santi; crollo della vela contigua della volta della prima campata, raffigurante S. Girolamo Dottore della Chiesa; crollo della vela della volta d'incrocio tra navata e transetto, del Cimabue, raffigurante S. Matteo e della contigua vela della quarta campata della navata con dipinto un cielo azzurro con stelle; parziale crollo del timpano del transetto sinistro, nella zona immediatamente sovrastante la trifora; distacco di porzioni della sommita' del campanile; nel Sacro Convento crollo locale della volta e della parete nord del Salone Papale; gravi danni alle volte del Museo e del Refettorio; notevole deformazione della parete sud del Chiostro di Sisto IV, sul lato del Chiostro dell'Immacolata; sensibili danni nelle strutture del Chiostro dei Morti dell'appartamento Papale, dei dormitori. Immediatamente dopo il terremoto si e' dato l'avvio agli interventi di urgenza per la provvisoria messa in sicurezza delle strutture gravemente danneggiate e a rischio di crollo, interventi resi ancor piu' difficili per i condizionamenti (anche psicologici) dovuti alla gravita' dell'evento, ed alla perdita di quattro vite umane. Ulteriori difficolta' derivavano dal fatto che i terremoti, sia pure di intensita' minore, hanno perdurato nei giorni successivi con una notevole frequenza. Alcuni dissesti (come quello del timpano del transetto) si sono via via aggravati per il susseguirsi delle scosse. Delicato l'intervento che ha condotto al salvataggio del timpano, la cui stabilita' risultava gravemente compromessa; la caduta di parte di muratura sul tetto della cappella sottostante avrebbe potuto determinare il crollo e quindi la perdita di preziosi affreschi. Si decise di contrastare il timpano pericolante con una struttura reticolare ancorata sommitalmente alle pareti del transetto. Per poter portare a termine questa operazione a tempo di record: il 14 ottobre, con momenti di grande tensione, e sotto un forte vento, il ''contro-timpano'' venne posto in opera, appena poche ore prima della scossa delle ore 17,23 che ha causato gravi danni e crolli in Umbria. Particolare impegno ha richiesto la messa in temporanea sicurezza delle volte della Basilica Superiore. Queste si trovavano in una situazione assai precaria, con larghe fessure distribuite ovunque con la perdita dell'originaria curvatura in molte zone. La realizzazione di una passerella di servizio, sospesa alle strutture della copertura, ha consentito anche di risarcire le maggiori fratture ricostituendo il collegamento strutturale che era stato perduto. I lavori di recupero dei frammenti di affresco delle volte crollate (quasi 5.000 metri quadrati di affreschi) e la revisione di tutto l'apparato decorativo all'interno della basilica, hanno visto l'impiego di circa 80 persone di media al giorno, per 16 mesi lavorativi pari a circa 40.000 giornate di lavoro di operai altamente specializzati con poca manovalanza generica. Ricostruito anche l'altare maggiore che ando' in briciole sotto il peso di una delle due volte crollate. Praticamente si tratto' di un miracolo, di un ''cantiere dei Miracoli''. Dopo soli due anni di lavoro e quasi 40 miliardi di spese. Date significative. 26 Settembre 1997: il grande sisma di magnitudo di 6,1 gradi Richter colpisce l'Umbria e le Marche; 14 Ottobre 1998: un'altra scossa danneggia nuovamente le zone terremotate con una magnitudo pari a 5,5 Richter, aggravando la gia' pessima situazione delle abitazioni; 29 Novembre 1999: riapertura al culto della Basilica Superiore. Condividi