PERUGIA – Si sblocca la vicenda relativa alla legge elettorale per il rinnovo dell’Assemblea di Palazzo Cesaroni a primavera. La Commissione statuto, presieduta da Ada Girolamini, convocata per esaminare le cinque proposte di legge ufficiosamente presentate dai vari gruppi, ha deciso a larghissima maggioranza di darsi un metodo di lavoro che consiste nel procedere all’esame di un unico testo, quello inizialmente presentato dal capogruppo del Pd Gianluca Rossi e da lui stesso definito “un atto informale, non unilaterale”.
La Commissione che ha fissato due riunioni dedicate esclusivamente all’esame della proposta, il 25 e il 30 novembre, ha anche chiarito che al momento di esaminare i singoli articoli si potranno ripresentare, in forma di emendamenti, alcune soluzioni indicate nelle quattro proposte di fatto accantonate.
Contro la decisione della Commissione statuto, si è espresso Oliviero Dottorini (Verdi per i valori Idv) che ha abbandonato la seduta dichiarando il testo Rossi, del tutto incompatibile con la propria proposta, esclusivamente proporzionalista e contraria al listino.
Nel corso del dibattito, il capogruppo del Pd ha ribadito la disponibilità a confrontarsi con tutti su alcuni aspetti della legge, anche con qualche passo avanti rispetto a precedenti posizioni; ma ha definito punti irrinunciabili: il sistema elettorale misto, comprensivo del cosiddetto listino; le soglie di sbarramento per liste e coalizioni e il premio di maggioranza per la coalizione vincente.
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