guede.JPG
Si è presentato in Aula con un maglioncino grigio dal quale spunta una camicia scura, jeans e capelli corti, Rudy Guede, per il processo d'appello nei suoi confronti per l'omicidio di Meredith Kercher, cominciato stamani davanti alla Corte d'Assise di Perugia. L'ivoriano è stato condannato in primo grado a 30 anni di reclusione con il rito abbreviato, L'udienza ha preso avvio a porte chiuse, come prevede il codice per questo tipo di procedimento. Guede, che si è sempre proclamato estraneo all'omicidio, ha comunque già depositato alla Corte un'istanza perché il dibattimento si possa svolgere alla presenza dei giornalisti, “così tutti possono conoscere la verità”. Un’istanza poi accolta dai giudici. Il dibattimento infatti si sta svolgendo a porte aperte, anche se sono stati ammessi solamente i giornalisti ma non fotografi e teleoperatori. In aula l'uomo ha preso posto accanto ai suoi difensori, gli avvocati Walter Biscotti e Nicodemo Gentile. Si è quindi girato e ha sorriso e stretto la mano agli assistenti dei legali. Questi chiederanno oggi la riapertura parziale del dibattimento. In aula stamani anche lo psichiatra Alessandro Meluzzi, che insieme al criminologo Vincenzo Mastronardi ha realizzato una consulenza per la difesa sul comportamento dell'imputato dopo il delitto. Guede infatti fuggi' e venne arrestato in Germania. Un comportamento di ''evitamento e fuga'', secondo Meluzzi, legato a una ''sindrome traumatica da stress'' dalla quale venne colpito dopo il delitto. Condividi