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PERUGIA - La manovra di Assestamento generale, approvata questo pomeriggio dalla giunta comunale, rappresenta l’ultimo significativo atto relativo al Bilancio di Previsione 2009, consistendo nella verifica della permanenza degli equilibri economici e finanziari e del pareggio relativi all’esercizio in chiusura al 31.12.2009. La manovra è stata illustrata dall’ assessore Livia Mercati. Questi i punti salienti. Dal punto di vista quantitativo, l’entità della manovra di assestamento 2009 è piuttosto contenuta (poco più di 11 milioni di Euro) se la si raffronta con l’ammontare complessivo del bilancio del Comune ( 290 milioni), ed è consistita sostanzialmente nella diversa allocazione di risorse e nell’utilizzo di diverse fonti di finanziamento delle spese, in particolare per quelle destinate ad investimenti e quelle correnti a destinazione vincolata. Questo, perché la programmazione e la gestione del bilancio sono state coerenti con le politiche adottate in materia economico-finanziaria dal Comune. Si evince, inoltre, che per l’anno 2009 le previsioni sono comunque attendibili e non emergono situazioni di irregolarità o di criticità di rilievo; ciò significa che le strutture politiche e tecniche dell’Amministrazione comunale hanno operato correttamente sia in sede di programmazione-progettazione sia in sede di gestione delle risorse finanziarie, utilizzando razionalmente le risorse iscritte negli stanziamenti di bilancio, quindi gestendo in maniera ottimale le assegnazioni del P.E.G. e prestando particolare attenzione sia alla realizzazione delle entrate sia al contenimento delle spese. La richiesta di nuove risorse da destinare alla spesa corrente è stata caratterizzata da situazioni di assoluta indispensabilità e fisiologicità di una gestione complessa come quella del bilancio del Comune di Perugia che ammonta a circa 290 milioni di euro. Sostanzialmente pertanto la gestione degli stanziamenti del Bilancio 2009 – di entrata e di spesa - è in linea con le previsioni. L’attuale situazione finanziaria del Bilancio di previsione 2009 non fa presagire quindi situazioni di squilibrio nella gestione di competenza; si conferma pertanto la politica di definizione del bilancio che è stata caratterizzata dal rigore e dalla prudenza, dalla attendibilità delle previsioni, dal contenimento del ricorso all’indebitamento, dal recupero dell’evasione e dall’acquisizione di risorse finanziarie esterne (contributi statali e regionali). Per quanto riguarda il fronte delle entrate straordinarie, in particolare il recupero dell’evasione di ICI e TARSU, l’andamento degli accertamenti è in linea con le previsioni anche se occorre sottolineare ancora una volta che si tratta di entrate non ricorrenti e non riproponibili per intero negli esercizi successivi e che sono legate a meccanismi di acquisizione a medio-lungo termine. Destano invece preoccupazioni le entrate da trasferimenti statali, in particolare il Fondo ordinario e il rimborso per il minore gettito dell’ICI prima casa a seguito dell’esenzione introdotta dal governo l’anno scorso. I tagli operati sul primo, solo in parte mitigati da soluzioni contabili, adottate a livello statale, “artificiose”, e dal conguaglio della riduzione operata nell’esercizio 2008, e l’incertezza del secondo rispetto all’integrale recupero – ancora da definire per l’anno 2009 e da certificare entro il mese di aprile 2010 – non determinano condizioni agevoli per il bilancio e segnalano forti criticità anche in prospettiva del federalismo fiscale. Per quanto riguarda il piano degli investimenti l’andamento, essendo costruito per la gran parte con risorse finanziarie derivanti da alienazioni di beni patrimoniali, è commisurato alla realizzazione delle fonti di entrata e comunque è opportuno sottolineare che entro il mese di dicembre si concretizzerà la riscossione di parte di tali risorse dalle quali dipenderà il finanziamento degli interventi inseriti nell’elenco annuale delle opere pubbliche. Sul fronte delle acquisizioni di risorse presenti nelle variazioni di assestamento si segnalano alcune situazioni significative: - i contributi regionali per la Funzione sociale - gli utili distribuiti da APM - i contributi a valere sul Fondo nazionale per le politiche della famiglia. Da sottolineare infine che anche a seguito delle variazioni di assestamento il Comune rispetta gli obiettivi programmatici del Patto di stabilità interno contenuti nella Legge Finanziaria e l’obiettivo di contenimento della spesa di personale. Condividi