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TERNI – Sulla questione dei danni ai cinghiali e delle autorizzazioni al prelievo, l’assessore provinciale alla Caccia Filippo Beco (nella foto) ha diffuso stamattina una nota in risposta alle dichiarazioni rilasciate ieri dal Pdl: “Al di fuori delle aree vocate – scrive l’assessore - la caccia al cinghiale è consentita solo in forma individuale salvo eccezionali prelievi collettivi effettuati da squadre autorizzate dal Comitato di Gestione dell'Atc per esigenze gestionali come prevede l’art. 4 del regolamento regionale n. 34/99". "Nel ricordare che il cinghiale è una specie critica – prosegue Beco – è doveroso, nel rispetto del mondo venatorio, specificare competenze e compiti dei soggetti che governano la caccia per frenare dichiarazioni pretestuose e fuorvianti. E' compito dell'Atc infatti provvedere a stime annuali della consistenza e della distribuzione della specie cinghiale, anche ai fini dell'attività dell'Osservatorio faunistico regionale e in funzione della redazione dei piani di gestione della specie". "La Provincia – conclude l’assessore - nello svolgere il compito di controllo e monitoraggio, funzione di sua esclusiva competenza, sta attivando una serie di interventi nei parchi e nelle oasi dove già è in atto un’attività di contenimento che sta producendo risultati positivi”. Modalità per contenimento storni – Come già annunciato precedentemente, è possibile procedere ad attività di contenimento per la specie storno da parte degli agricoltori o dei conduttori in prossimità degli oliveti o ad una distanza massima di 100 m. dalla proprietà in cui sono impiantati. Tale provvedimento resterà in vigore fino al 15 dicembre ed è finalizzato esclusivamente a salvaguardare le produzioni olivarie locali. Gli interessati possono prelevare l’apposita scheda per il controllo della specie agli uffici della Provincia di Terni e del Circondario di Orvieto. Tale scheda è indispensabile per effettuare le attività di contenimento. Condividi