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A ottobre la cassa integrazione straordinaria nel settore metalmeccanico è salita del 12,5% confermando che la crisi assume sempre di più un carattere strutturale. Lo afferma la Fiom in una nota. I lavoratori in cig tra ottobre 2008 e ottobre 2009 hanno perso complessivamente quasi 2 miliardi di euro, pari a poco meno del 50% del loro salario. Secondo il calcolo delle tutte blu Cgil, infatti, le aziende metalmeccaniche hanno utilizzato la cassa di più rispetto agli altri settori. Nel mese di ottobre, spiega la Fiom, per il settore metalmeccanico sono state autorizzate quasi 52 milioni di ore di cassa integrazione, pari a circa 300mila unità di lavoro a zero ore per l'intero mese, con una leggera flessione rispetto al mese precedente (-6%), il volume più alto degli ultimi 12 mesi. Tuttavia, ad una decrescita della cassa ordinaria ben più accentuata (-17%) corrisponde un aumento di quella straordinaria di oltre il 30%, a testimonianza dell'accentuarsi di una crisi occupazionale che tende a persistere nel tempo e ad assumere sempre di più un carattere strutturale, con il passaggio di numerose aziende dallo strumento temporaneo (cigo) a quello strutturale (cigs). Guardando i dati complessivi di tutti i settori, dove la diminuzione della cassa ordinaria è inferiore (-11,6%) e molto più contenuta la crescita della straordinaria (+5,5%), a dimostrazione che la crisi tende ad aggravarsi nei comparti dell'industria metalmeccanica più che altrove. Infatti continua ad aumentare il peso del settore sul totale delle ore di cassa integrazione complessivamente autorizzate, passando da quasi il 53% del mese di settembre a oltre il 54,7% di ottobre, con un salto di +12,5 punti percentuali per quanto riguarda la cassa straordinaria, in riferimento alla quale i metalmeccanici 'coprono' ad ottobre il 44,9% delle ore, rispetto al 36,4% del mese precedente. Se si considera che i metalmeccanici sono circa il 46% dei lavoratori dipendenti dell'industria manifatturiera in Italia (dati Istat 2008), si verifica un'incidenza della cig nel settore di circa l'8 % in più rispetto al peso specifico nell'occupazione industriale. Dato questo che continua a crescere dall'inizio della crisi ad oggi. Infatti, se si confrontano i dati con quelli di ottobre 2008, possiamo verificare che la percentuale dei lavoratori metalmeccanici sul totale di quelli coinvolti dalla cig passa dal 37,7% al 54,7%, con l'ordinaria di che aumenta di oltre il 22% su base tendenziale, passando dal 39 al 61%. La crescita complessiva dei volumi nei meccanici in un anno è aumentata del 613%, sottolinea il sindacato, secondo cui se si guarda poi all'andamento della sola cassa ordinaria, l'incremento raggiunge l'817% rispetto ad un anno fa. Trasformando tali cifre in posti di lavoro, nel settore metalmeccanico tra ottobre 2008 e ottobre 2009 riguarderebbero 250mila unità di lavoro in più in cassa a zero ore, arrivando ad oggi alla cifra di circa 300mila unità. Tuttavia, conclude la nota, stimiamo che le lavoratrici e i lavoratori coinvolti nei processi di crisi dei comparti metallurgici e meccanici siano ad oggi almeno il doppio, per effetto della rotazione della cassa e dei contratti di solidarietà Condividi