Pale di Foligno/ Guasticchi: “Accelerare gli interventi per la messa in sicurezza del canale e salvare la fauna selvatica”

FOLIGNO - “Basta con la morte di animali”. E’ il Presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi ad intervenire affinché si accelerino gli interventi per la messa in sicurezza del canale di Pale nel Comune di Foligno. Questa la presa di posizione del Presidente dopo che per mesi si è assistito alla morte per annegamento lungo il Canale di Pale di numerosa fauna selvatica. Una relazione tecnica del gennaio 2008, redatta dal Servizio Programmazione e Gestione Faunistica della Provinci, ha individuato gli interventi tecnici per mettere in sicurezza il canale ed ha messo in condizione il Comune di Foligno di emettere provvedimenti di competenza nei confronti delle ditte interessate ad effettuare i lavori di protezione. La Provincia di Perugia di concerto con il Comune di Foligno, da subito, è intervenuta per risolvere rapidamente la questione obbligando le aziende che gestiscono i canali per la produzione di energia elettrica a mettere in sicurezza i corsi d’acqua attraverso la realizzazione delle opere necessarie ad evitare la caduta nel canale da parte degli animali. Spettava infatti a questi privati la realizzazione delle stesse, per la quale si è dovuto attendere che i soggetti indicati recepissero le disposizioni stabilite dagli Enti. E’ questa la parte che di fatto ha richiesto più impegno, in quanto si è dovuti arrivare fino ad un dispositivo da parte del Comune nei confronti delle aziende. E’ stato un vero e proprio ultimatum ad incoraggiare le aziende alla presentazione del progetto di copertura, tenuto conto anche che la Provincia aveva evidenziato da lungo tempo la soluzione tecnica da perseguire. Tutto ciò in considerazione del grave danno che detto canale determina alla fauna in quel territorio. Ad oggi una delle aziende è in procinto di iniziare i lavori mentre le altre stanno per presentare i progetti. Il Presidente della Provincia ha comunque dichiarato di voler avviare le procedure per la revoca alle ditte interessate delle relative concessioni, qualora l’opera non veda la luce entro la fine del corrente anno.