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PERUGIA - Ce la farà Maria Pia Bruscolotti, segretaria del PD umbro, a contrastare lo strapotere del Sindaco uscente di Roma, Walter Veltroni , che, considerandosi evidentemente il nuovo Cesare della situazione, investito quindi del potere di governare a suo piacimento la provincia, vuole imporre alla nostra regione candidature di suo pieno gradimento? Ne dubitiamo e se il braccio di ferro avviato fra la dirigenza umbra ed il candidato a premier del PD dovesse finire, come pensiamo, con la vittoria di quest’ultimo, c’è il rischio concreto che almeno uno degli attuali parlamentari locali venga fatto fuori. A questo esito si arriverebbe, infatti, con l’imposizione di candidature che secondo il Walter nazionale dovrebbero riequilibrare lo strapotere degli ex diessini nella “rossa” Umbria, lasciando maggiore spazio alla componente ex Margherita e perfino a quella radicale: avremmo, infatti, il radicale Maurizio Turco inserito in una posizione sicura alla Camera (quarto posto) e il rutelliano Francesco Ferrante altrettanto al sicuro con il quinto posto in Senato. Con lo stesso Rutelli capolista, che si dimetterebbe se venisse eletto Sindaco di Roma: ergo, sulla base dei numeri, ovvero del risultato elettorale consolidato, rischierebbe di restare fuori almeno uno fra gli uscenti Alberto Stramaccioni e Leopoldo Di Girolamo. La tanto conclamata “rimonta” veltroniana porterebbe perciò come primo risultato certo per l’Umbria la diminuzione della sua rappresentanza nel parlamento romano. Condividi