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di Daniele Bovi Per chi non si è messo in regola con il versamento della Tosap (la tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche) per gli anni che vanno dal 2004 al 2008, arrivano buone notizie dal Comune di Perugia. Depositato negli uffici c’è una bozza di regolamento, composto da sei articoli, con il quale si va verso l’esclusione, o quantomeno un forte ridimensionamento degli interessi da versare. Il tutto si può fare sfruttando una norma ad hoc contenuta nella Legge finanziaria 2003, la quale mette a disposizione degli enti locali la possibilità di “escludere o ridurre” gli interessi e le sanzioni relativi ai tributi. La proposta di regolamento, a quanto si apprende, non è blindata e verrà quindi sottoposta a tutte le parti sociali e a tutte le organizzazioni di categoria interessate a dare un parere o a formulare tutte le osservazioni del caso. Nessun piatto precotto dalla giunta comunale e spazio quindi alle associazioni e alle parti sociali, in linea con quella filosofia del dialogo con la città voluta dal sindaco Boccali. LA POLEMICA SUGLI ACCERTAMENTI Il Comune di Perugia dal luglio scorso ha affidato in concessione alla società Dogre la gestione di alcuni servizi, fra cui il censimento delle occupazioni permanenti di spazi e aree pubbliche, il procedimento di rilascio delle concessioni permanenti per l’occupazione del suolo pubblico, l’accertamento e la riscossione della Tosap e del canone di locazione di spazi e aree pubbliche relativo alle occupazioni di suolo pubblico a fini commerciali. E proprio per quanto riguarda gli accertamenti per gli anni che vanno dal 2004 al 2008, nei giorni scorsi il consigliere del Pdl Monni aveva chiesto “alcuni chiarimenti” in merito agli avvisi inviati dalla società a molti perugini. Avvisi inviati anche a chi, sottolinea Monni nella sua interrogazione, non ha mai realizzato alcuna occupazione di spazi pubblici. Questo perché, dice sempre Monni, “la società sembra riscuotere una percentuale sull’introito della Tosap”. Condividi