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MASSA MARTANA - «Il Comune di Massa Martana ha già le risorse provvisorie per aprire – primo in Umbria – il proprio Albergo Diffuso», ha dichiarato il sindaco Maria Pia Bruscolotti. Si tratta di denaro pubblico, una cifra attorno ai 70 mila euro, approvati dalla Regione dell’Umbria, trasmessi al Gruppo di azione locale della Media Valle del Tevere (Gal) e poi al Comune. Soldi da utilizzare entro la fine del 2009 per la sola fase di avvio del progetto. Con questi fondi», ha precisato Bruscolotti, «potremo adeguare i locali dei privati agli standard del nostro Albergo Diffuso: potremo ristrutturare, arredare, creare la hall comune per gli ospiti». «Poi arriveranno altri finanziamenti», ha aggiunto il presidente del Gal della Media Valle del Tevere, Walter Trivellizzi, «ben più importanti, visto che i Gruppi di azione locale (Gal) avranno – a partire dal 2010 – svariati milioni di euro a disposizione». Si parla di molti milioni di euro. Adesso che il progetto è stato presentato, il Comune di Massa Martana si sta rivolgendo a quei privati con abitazioni di proprietà nel centro storico interessati a partecipare alla “costruzione” dell’Albergo Diffuso. «Servono vari tipi di sistemazioni», ha spiegato l’architetto Anna Romanini, «camere con bagno in una casa abitata, monolocali, piccoli appartamenti e anche case padronali importanti. Poiché i prezzi dell’Albergo Diffuso variano a seconda della sistemazione scelta dal turista, l’albergo diffuso di Massa Martana può essere benissimo composto da offerte abitative di vario tipo. Per così dire, dalle 2 alle 5 stelle». Alla presentazione del progetto dell’Albergo Diffuso di Massa Martana, svoltasi alla Chiesa Nova, era presente anche il presidente del Consorzio Albergo Diffuso di Villa Retrosi (Amatrice, Rieti), Angelo Zaroli. «Massa Martana», ha notato, «ha un territorio assolutamente di pregio e adattissimo per realizzare un Albergo Diffuso. Esso può rappresentare una concreta opportunità per la sua valorizzazione e per i numerosi locali – abitativi e commerciali – ben recuperati dopo il sisma del 1997». «Con l’Albergo Diffuso», ha concluso il sindaco di Massa Martana, Maria Pia Bruscolotti, «vogliamo valorizzare non solo il centro storico, ma l’intero territorio massetano, mettendo in rete tutte le attività economiche esistenti e creare nuovi posti di lavoro per i giovani». Il modello dell’Albergo Diffuso è vero e proprio sistema di gestione territoriale. Al turista è offerto di vivere in borghi antichi colmi di storia e di cultura, dove sono state ristrutturate antiche residenze adeguandole alle esigenze di un turismo raffinato ed evoluto. L’Albergo Diffuso è una proposta concepita per offrire agli ospiti l’esperienza di vita nel centro storico di una città o di un paese, potendo contare sui tipici i servizi alberghieri. Ossia su accoglienza, assistenza, ristorazione, spazi e servizi comuni per gli ospiti, alloggiando in case e camere che distano non oltre 200 metri dal “cuore” dell’albergo diffuso: lo stabile nel quale sono situati la reception, gli ambienti comuni e l’area ristoro. Il termine “Albergo Diffuso” ha origine in Carnia, nel 1982, all’interno di un gruppo di lavoro che aveva l’obiettivo di recuperare turisticamente case e borghi ristrutturati a seguito del terremoto degli anni ’70. Il modello di ospitalità “albergo diffuso” è stato messo a punto dal docente di marketing turistico Giancarlo Dall’Ara ed ha una storia che affonda le radici nello specifico dell’ospitalità italiana, calda e relazionale. (FONTE: Ufficio stampa Comune di Massa Martana) Condividi