CITTA’ DI CASTELLO - 1.000, tra firme cartacee e sottoscrizioni on line, le adesioni di operatori di 50 associazioni culturali, docenti, musicisti di complessi locali e nazionali, autori di varie discipline artistiche, giornalisti, ricercatori, nonché esponenti di varia appartenenza politica, tutti concordi nel richiedere all’amministrazione comunale tifernate l’effettivo coinvolgimento delle associazioni culturali nella programmazione di spettacoli e di eventi che avranno luogo in città.
Il fattore scatenante che ha portato Altotevere Live a farsi promotrice della petizione è stata la gestione della manifestazione “Estate in Città”, organizzata “a porte chiuse”, senza cioè curarsi di eventuali suggerimenti o critiche da parte di operatori e cittadini, nonostante lo Statuto Comunale preveda che prima di operare scelte, l’amministrazione debba obbligatoriamente interpellare la Consulta degli operatori del settore, chiamata a collaborare e a rappresentare le istanze della cittadinanza.
L’impegno di spesa di 140.000 Euro, di cui gran parte per i soli concerti di Morgan e Fiorella Mannoia, ha inoltre generato un passivo di 78.000 Euro e le associazioni, che peraltro avrebbero potuto contenere i costi, agevolate dalla loro natura no profit, sono rimaste sbigottite nell’apprendere tali esborsi quando l’Assessorato aveva comunicato che per l’estate 2009 non ci sarebbero state risorse per spettacoli pubblici.
Al di là dei fatti ‘estivi’, i sottoscrittori del documento si trovano uniti nel constatare come Città di Castello non goda di una politica culturale chiara e coordinata, e come l’amministrazione non sappia (o non voglia) coinvolgere adeguatamente il suo pur ricco “serbatoio” di associazioni.
Gli organizzatori più anziani, come i giovani operatori lamentano che per troppi anni le politiche culturali tifernati si sono basate sulla estemporaneità delle scelte e su finanziamenti minimi distribuiti indistintamente “a pioggia” che hanno causato la cessazione di molte realtà di valore e grandi difficoltà alle manifestazioni di maggior respiro che resistono soltanto grazie a sponsor privati.
La speranza dei cittadini tifernati che credono nel valore degli eventi culturali per la crescita complessiva della città e dei cittadini, è che l’amministrazione si renda promotrice di un processo di rinnovamento organizzativo e gestionale che selezioni progetti di reale rilevanza dalla massa di eventi semplicemente ricreativi, a cui possano concretamente partecipare, con proprie risorse, competenze ed esperienze, le associazioni cittadine.
Nella petizione in questione si ricorda, fra l’altro, che la Consulta per la Cultura doveva perseguire le seguenti finalità stabilite nell’apposito regolamento:
1- crescita della partecipazione dei cittadini all’amministrazione della città ed alla conoscenza ed alla soluzione dei problemi della collettività;
2- sviluppo di strutture comuni tra le Istituzioni Pubbliche e le Forme Associative, partecipando alle specifiche fasi della programmazione;
3- esercizio delle funzioni di controllo, tutelando la trasparenza nel rapporto fra il pubblico e il privato;
L’Assemblea delle Consulte era invece autorizzata a:
- proporre programmi ed iniziative d’intervento di settore;
- esprimere parere sui bilanci preventivi e consuntivi e sugli atti di programmazione e pianificazione dell’Amministrazione Comunale che interessino lo specifico settore;
- esprimere pareri sui criteri adottati dall’Amministrazione Comunale in materia di convenzionamenti, assegnazione delle sedi, forme di finanziamento e sostegno e proporre all’Amministrazione Comunale proprie ipotesi su tali profili.
Di conseguenza le richieste formulate da Altotevere Life sono:
1- Che venga ufficializzata (anche in sede di Consulta) documentazione del piano economico di Estate in Città 2009, comprensiva di: contratto di prestazione artistica e borderò S.I.A.E. relativi ai concerti di Fiorella Mannoia e Morgan, documentazione dell’accordo di partenariato con SO.GE.PU. s.p.a., rendiconto dei compensi previsti per prestazioni di lavoro occasionali, consuntivo dettagliato delle entrate derivanti da sponsor privati per la sola manifestazione estiva.
2- Che le molte associazioni culturali del territorio comunale che hanno dimostrato di avere i requisiti di professionalità ed esperienza nel proprio settore, siano chiamate a collaborare concretamente con l’Amministrazione Comunale nella progettazione degli eventi musicali, teatrali, cinematografici, letterari ed espositivi che in essa si svolgono, così da ricondurre tali scelte ai cittadini.
3- Che, come accade in altri Comuni, venga da subito approntato un programma di lavoro relativo ai prossimi eventi pubblici che avranno luogo in città, QUALITATIVAMENTE SELETTIVO E CONCRETAMENTE APERTO ALLA PROGETTUALITA’ DELLE ASSOCIAZIONI CULTURALI DELLA CONSULTA.
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