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CITTA' DI CASTELLO - Firmata la convenzione tra Amministrazione comunale e Fat-Fintab per la realizzazione dei 28 alloggi a canone concordato previsti dal Contratto di quartiere che interessa i rioni Prato e Mattonata. La firma è avvenuta questa mattina (sabato 17 ottobre) a Città di Castello presso lo studio del notaio Marco Fanfani, alla presenza del dirigente dell’Urbanistica del Comune di Città di Castello Federico Calderini per la parte pubblica, del presidente della Fat Fabio Rossi e di Alberto Ferri, vicepresidente di Fintab, per la parte privata. “La convenzione chiude il cerchio sul Contratto di quartiere e sul programma di riqualificazione di un’area ad alto pregio architettonico, nel cui perimetro è racchiusa la Pinacoteca, la chiesa di San Domenico e il vecchio ospedale” dichiara il sindaco tifernate Fernanda Cecchini, aggiungendo che “senza questo passaggio, avremmo dovuto rassegnarci ad avere il centro storico segnato da una ferita e rimandare sine die il recupero di immobili, attualmente privi di funzionalità e in evidente dismissione. Oltre all’edilizia agevolata, la convenzione impegna Fat e Fintab alla cessione gratuita della porzione contigua al chiostro di San Domenico, conosciuta come il Cenacolo, e dell’area destinata alla Piazza dell’Archeologia”. Nell’ambito delle risorse finanziarie del Contratto di quartiere, complessivamente poco meno di sei milioni di euro, sono già in itinere o conclusi gli interventi di parte pubblica relativi alla rotonda di Porta Prato, all’acquisizione del chiostro di San Domenico, il recupero delle mura urbiche e dell’immobile in via Cesare Battisti; per la parte privata i progetti relativi all’ex istituto della Metola e del Cinema Vittoria. Due milioni e duecentomila euro saranno impiegati nell’ exFat, per la realizzazione degli alloggi nello stabile compreso tra via Oberdan, via Borgo Farinario e via delle Santucce. La convenzione vincola gli operatori privati ad iniziare i lavori entro sessanta giorni e a concluderli entro due anni. "Ogni qualvolta si interviene in tessuti urbani a forte impronta architettonica, come fortunatamente è il nostro centro storico, con al loro interno una comunità attenta e consapevole, preoccupazioni o timori sull’appropriatezza dell’intervento sono inevitabili e in un certo senso doverosi. Nel nostro caso - precisa il sindaco - il confronto che si è sviluppato nei ultimi mesi con i rappresentanti dei cittadini e con la consulta è servito a definire la convenzione nei termini in cui è stata sottoscritta, a partire da un obiettivo comune: valorizzare l’area exFat, che giace da troppo tempo in un degrado progressivo ed intollerabile. I tempi di completamento, due anni, cui la proprietà è vincolata, non sono l’unica clausola che garantisce il pieno recupero della zona: il comitato paritetico dovrà approvare eventuali varianti in corso d’opera alla Piazza dell’Archeologia per la salvaguardia dei ritrovamenti archeologici, compresa la copertura della porzione interessata ai reperti. Inoltre qualora dovessero venire alla luce ulteriori elementi di interesse storico o scientifico, tali da determinare una riduzione maggiore del cinque per cento della superficie necessaria ai 28 alloggi, il volume, cui la proprietà dovrà rinunciare, potrà essere assunto come quantità edificatoria premiale da utilizzare in altre aree”. Condividi