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Dopo la storica imbattibilità del Perugia di Castagner che, prima squadra italiana, riuscì a terminare imbattuta un campionato di calcio delle massima serie, i Grifoni hanno dalla loro un altro exploit, se così vogliamo definirlo, anche se in questo caso, come fa notare l'ufficio stampa della società calcistica, non si può parlare di record, anche perché non esistono statistiche accurate in merito, ma è di certo che le 45 partite di campionato (compreso il doppio confronto play-off con l'Ancona) che dividono il Perugia da un calcio di rigore a favore, rappresentano un dato sul quale riflettere. Tante sono infatti le gare trascorse dal lontano 27 aprile del 2008, quando l'allora Perugia allenato da Antonello Cuccureddu ottenne, al 44' del primo tempo, contro il Potenza al Curi, (arbitro Calvarese di Teramo), un rigore poi maldestramente sbagliato da Mazzeo. Da lì in poi il digiuno, che diventa ancora più pesante se si aggiungono le gare di Coppa Italia: 7. Come a dire: 52 partite ufficiali e 534 giorni senza rigori. Andando a spulciare negli annali del calcio, l'unico dato che può essere preso a paragone è quello riferibile al Milan targato Fabio Capello, che dal 24 gennaio del 1993 al 14 febbraio del 1994 non si vide concedere nemmeno un tiro dagli undici metri. In questo caso i numeri parlano di 386 giorni e 40 gare di astinenza, anche se il tutto venne compensato, a consolazione dei rosso neri, da due scudetti consecutivamente vinti. Insomma il Grifo ha fatto "peggio" del Diavolo. Condividi