Ferrero (Prc): riforme, Pd non abbocchi ad amo governo. Berlusconi è quello della P2

Finalmente qualcuno di sinistra che ha il coraggio di rispondere a questo benedetto cavalier Berlusconi nei modi dovuti. Questo "eletto" dal popolo continua ad accussare tutti quelli che non sono suoi dipendenti o servitori, magistrati in testa, di voler fare un colpo di stato per sbanchettarlo. Era ora, anche se in ritardo e dopo Di Pietro, che si avesse il coraggio di ricordare che Berlusconi era un "piduista" con la tessera n°1816. Bisogna ricordare, soprattutto ai giovani, che il cosiddetto piano di rinascita democratica, parte essenziale del programma piduista, consisteva in un assorbimento degli apparati democratici della società italiana dentro le spire di un autoritarismo legale che avrebbe avuto al suo centro l’informazione. I suoi obiettivi essenziali consistevano in una serie di riforme e modifiche costituzionali onde « …rivitalizzare il sistema attraverso la sollecitazione di tutti gli istituti che la Costituzione prevede e disciplina, dagli organi dello Stato ai partiti politici, alla stampa, ai sindacati, ai cittadini elettori ». In particolare andavano programmate azioni di Governo, di comportamento politico ed economico, nonché di atti legislativi, per ottenere ad esempio nel settore scuola di « …chiudere il rubinetto del preteso automatismo: titolo di studio – posto di lavoro…». Se si riflette con un po' di attenzione è quello che stanno facendo quel piccolo-grande uomo di Brunetta e il ministro ex socialista Sacconi. Guardando la realtà locale e umbra forse è il caso di ricordare e segnalare che tra gli iscritti alla P2 c'erano anche personaggi di destra, riconosciuti come innovatori e padri della modernizzazione della destra fascista, i cui figli hanno fatto carriere lampo in politica. Dal comune sono passati al parlamento, transitando per il consiglio regionale. Ma sarà un puro caso che questo sia successo nel corso dell'impero del "pidista" Berlusconi?????