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PERUGIA - “In due anni dal suo insediamento questa RSU ha posto la necessità da un lato di valorizzare il personale tramite percorsi di progressione verticale finalizzati al riconoscimento delle professionalità e delle potenzialità esistenti e dall’altro di stabilizzare un minimo di incremento retributivo tramite percorsi di progressione orizzontale”. Questo si legge in una nota diffusa oggi dalla Rsu della Provincia di Perugia che così prosegue: “Ha inoltre proposto un progressivo recupero di quella parte di produttività destinata nel corso degli ultimi anni a finanziare le progressioni orizzontali. La RSU ha inoltre messo in evidenza diverse situazioni di sofferenza presenti in Provincia e si è fatta portavoce della necessità di intervenire, chiedendo a più riprese all’Ente, nel corso di questi ultimi due anni, di definire adeguati modelli organizzativi soprattutto per l’area viabilità, per i servizi all’impiego, per la polizia provinciale, per la squadra manutenzione ma anche di dare risposte concrete ad esigenze imprescindibili di sicurezza sul lavoro e di qualità del lavoro diffuse in diversi settori dell’Ente. L’ultimo contratto decentrato relativo al 2008, del cui adempimento siamo ancora in attesa, ha destinato le risorse disponibili appunto alle progressioni orizzontali delle fasce A e B e al recupero parziale della produttività per le fasce A, B e C. E’ ancora invece tutta aperta la partita della quantificazione e della destinazione delle risorse decentrate 2009, questione sulla quale la RSU ha più volte chiesto formalmente ed informalmente, ma sempre senza ottenere risposta, di conoscere se l’Ente è nelle condizioni di integrare o meno le risorse per la contrattazione decentrata, in virtù di quanto previsto nell’ultimo rinnovo contrattuale nazionale. La nuova Amministrazione ha ribadito a più riprese da un lato la volontà di dare attuazione agli impegni già presi con il contratto decentrato 2008 e dall’altro la necessità di procedere ad una riorganizzazione complessiva dell’Ente, annunciando che il progetto di riorganizzazione generale sarà presentato entro il mese di ottobre e sarà poi oggetto di un percorso di partecipazione e informazione. Ha invece anticipato la riorganizzazione del Corpo di Polizia Provinciale, presentando un progetto finalizzato a creare un corpo unico di vigilanza tramite il trasferimento di funzioni e di personale. Su questo progetto la RSU ha chiesto alcuni necessari chiarimenti e si è resa disponibile ad approfondire su opportuni tavoli tecnici le diverse questioni ancora aperte. In riferimento alla riorganizzazione generale invece, in attesa di conoscere il progetto nella sua interezza e aldilà delle parziali e frammentarie anticipazioni che stanno soltanto creando un inutile e dannoso clima di incertezza oltre che un quadro confuso circa le intenzioni e gli obiettivi, la RSU ha già dichiarato la necessità che la riorganizzazione dia risposte concrete alle situazioni di sofferenza denunciate nel corso di questi ultimi due anni e individui le risorse per incrementare la produttività, per completare i programmi di progressione economica e per definire i programmi di progressione verticale. In questo passaggio importante e delicato, la RSU ribadisce la necessità inderogabile del rispetto del sistema delle relazioni sindacali vigente: -sia sul versante delle materie oggetto di informazione e di concertazione, con particolare riguardo alla tempestività e periodicità che deve caratterizzare l’informazione sugli atti di valenza generale, anche di carattere finanziario, concernenti il rapporto di lavoro, l’organizzazione degli uffici e la gestione complessiva delle risorse umane, e con particolare riguardo al carattere preventivo dell’informazione nel caso di materie oggetto di concertazione o di contrattazione; -sia sul versante delle materie proprie della contrattazione con particolare attenzione a tutti gli elementi che possano avere effetti anche solo indiretti sugli istituti di tipo economico. Si ritiene necessario inoltre che gli obiettivi generali della riorganizzazione siano perseguiti e realizzati tramite una loro adeguata traduzione nei principali strumenti di programmazione in modo da garantirne trasparenza e certezza: il piano del fabbisogno di personale, il programma della formazione, il fondo per la contrattazione decentrata 2010”. Condividi