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“Mentre il Governo nazionale è impegnato a smantellare lo stato sociale attraverso il continuo prosciugamento delle fonti di finanziamento nazionale, la Regione Umbria intende rilanciare con il disegno di legge su la ‘Disciplina per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali’ e con il nuovo Piano sociale regionale un modello universalistico di welfare”: lo ha detto l’assessore regionale alle politiche sociali, Damiano Stufara, commentando l’approvazione da parte della Giunta regionale del nuovo disegno di legge, già inviato alla competente Commissione consiliare. “Attraverso questi provvedimenti – ha proseguito Stufara – la Regione Umbria, che nell’attuale legislatura ha raddoppiato gli stanziamenti economici per le politiche sociali, intende rispondere in modo concreto ai vecchi e nuovi bisogni della società regionale e promuovere il benessere della popolazione in maniera più efficace e radicata nel territorio. Ciò avverrà – ha aggiunto - anche attraverso la definizione di livelli essenziali delle prestazioni sociali che rappresenteranno, pur in un contesto di risorse limitate, servizi e prestazioni di cui tutti coloro che ne avranno bisogno potranno beneficiarne”. Il disegno di legge regionale, che si compone di undici titoli e di i 49 articoli si pone come percorso di sviluppo rispetto alla legge regionale “3/1997” sulla riorganizzazione della rete di protezione sociale regionale e riordino delle funzioni socio-assistenziali. “A differenza di altre Regioni – ha spiegato l’assessore in Umbria non è stato necessario apportare una riforma radicale del sistema dei servizi e degli interventi sociali visto che legge regionale ‘3/97’ conteneva, con una anticipazione di tre anni, l’impianto culturale ed istituzionale adottato con la legge di riforma nazionale sull’assistenza”. Malgrado ciò sono molte le novità: “Primo tra tutti – spiega l’assessore – è l’inquadramento del sistema sociale regionale e locale nel più ampio sistema ‘endoregionale’. Altra novità consiste nel gettare un ponte fra i principi ancora assolutamente attuali della legge Turco e l’operatività concreta. Condividi