civiltà laica.jpg
di Eugenio Pierucci Ci è capitato recentemente fra le mani il numero 9 di “Civiltà laica”, periodico di cultura neo-illuminista, come viene riportato nella testata. Si tratta della rivista faticosamente edita dall’Associazione Culturale Civiltà Laica. Una pubblicazione modesta nella grafica, ma preziosa nei contenuti, che vive grazie esclusivamente al disinteressato contributo di una redazione entusiasta, quanto ristretta, che con enorme difficoltà riesce a rispettarne la periodicità bimestrale, tanto più che la sua distribuzione è interamente gratuita e, naturalmente, per il suo carattere di organo di informazione particolarmente scomodo per il potere costituito, non gode di introiti pubblicitari di sorta. Il numero in questione apre non a caso con l’invito a fare una scelta laica anche in tema di dichiarazione dei redditi, destinando l’otto per mille alla Chiesa Valdese. Scelta laica perché, come osserva efficacemente Alessandro Chiometti, “i Valdesi hanno dimostrato di avere pienamente compreso il significato della parola laicità, e le loro posizioni sulle tematiche laiche non hanno niente da spartire con i religiosi di oltretevere…”, ed anche perché “a differenza della Chiesa Cattolica, usano effettivamente i fondi dell’otto per mille per fini umanitari e assistenziali e non per costruire nuove chiese o pagare lo stipendio ai loro pastori”. Tutti assai interessanti anche gli altri contributi. Quello di Marcello Ricci, dal titolo “Nietzsche, Cesù e l’Anticristo”, che analizza il rapporto del filosofo con il cristianesimo; come pure l’altro di Alessandro Petrucci, “Beati i semplici”, che se la prende con chi intende proclamare verità assolute basandosi sui versetti delle Sacre Scritture che – osserva – “sono i testi più manipolati e falsificati di tutta la storia umana”. C’è poi Massimiliano Bardani che dedica la sua attenzione ai benefici accordati in Italia alla Chiesa Cattolica. Benefici che nel titolo non esita a definire “Privilegi Clericali”. A leggerlo scopriamo che sono davvero tanti, la maggior parte dei quali goduti dagli insegnanti della religione cattolica. Da segnalare, infine, “Criticamente”, saggio di J. Mnemonic su “Disputa su Dio e dintorni”, il bel libro di Corrado Augias e Vito Mancuso, recentemente edito da Mondadori, incentrato sul rispettoso e competente dialogo fra un ateo ed un cattolico. Condividi