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PERUGIA - Questa mattina si è tenuta a Perugia l'udienza del Riesame sulla richiesta, avanzata dai familiari delle vittime, di sequestro dei beni di Giorgio Del Papa, titolare della Umbria Olii Spa, società trasformata da poco in Gestoil Srl e posta in stato di liquidazione. “In attesa che i giudici si pronuncino sul ricorso avanzato dal signor Del Papa contro il sequestro, la Cgil di Perugia vuole ribadire la sua vicinanza ai familiari delle vittime che, a nostro avviso legittimamente, hanno ritenuto opportuno tutelarsi di fronte ad una mossa che potrebbe, secondo il giudizio anche del nostro legale, mettere a rischio un'eventuale pretesa risarcitoria da parte dei familiari degli operai uccisi”, spiega Mario Bravi segretario generale della Cgil di Perugia. “Tra l'altro, ci permettiamo di far notare quella che ai nostri occhi appare come una clamorosa contraddizione nel comportamento del signor Del Papa e della sua difesa”, prosegue Bravi. “Infatti, ricordiamo che nell'atto di citazione con il quale Del Papa chiedeva 35 milioni di euro di risarcimento ai parenti delle vittime nel giugno del 2008, il suo avvocato aveva sostenuto che la cancellazione della ditta Manili Maurizio e la sua trasformazione nella ditta Manili Impianti Srl, poi posta in stato di liquidazione, appariva come 'un escamotage teso a frustrare le ragioni della Umbria Olii'. Ebbene – prosegue Bravi – ora il signor Del Papa ha fatto la stessa cosa, con la differenza che la ditta Manili Maurizio fu posta in liquidazione per il venir meno del suo titolare, essendo questo deceduto il 25 novembre 2006 all'interno della Umbria Olii”. “Ci pare – conclude Bravi – che questa sia l'ennesima dimostrazione di come in questa in questa vicenda si stia tentando in tutti i modi di impedire il normale corso della giustizia e l'accertamento delle responsabilità dell'accaduto. Noi ribadiamo l'auspicio che il processo possa finalmente avere inizio il prossimo 24 novembre e che le vere vittime di questa tragedia possano almeno avere giustizia”. Condividi