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SPELLO – Sarà Riccardo Arrighini, con il suo “Vivaldi Jazz – Le Quattro Stagioni”, il protagonista del prossimo appuntamento dell’“UmbriaMusicFest”, in programma domani serà (venerdì 25 settembre), per la prima volta, a Spello, alle ore 21, presso il Teatro Comunale “Subasio”. Considerato unanimemente il più importante, influente e originale compositore italiano della sua epoca, Vivaldi contribuì significativamente allo sviluppo del concerto, soprattutto solistico, e della tecnica del violino e dell'orchestrazione. Il suo talento consisteva nel comporre una musica non accademica, chiara ed espressiva, tale da poter essere apprezzata dal grande pubblico e non solo da una minoranza di specialisti. Ebbe un notevole influsso sullo stile di diversi compositori sia austriaci che tedeschi, tra questi il più noto fu Johann Sebastian Bach, il quale fu grandemente influenzato dalla forma del concerto vivaldiano. Vivaldi è considerato uno dei maestri della scuola barocca italiana, basata sui forti contrasti sonori e sulle armonie semplici e suggestive. “Le quattro stagioni” sono, a ragione, il ciclo più noto di composizioni vivaldiane: si tratta di quattro concerti, ispirati ciascuno ad una stagione dell’anno. I brani sono riproposti da Arrighini in una veste nuova, più moderna ed attuale, miscelata con il linguaggio jazzistico, fatto di riarmonizzazioni, di idiomi ritmici afro-americani e, ovviamente, di improvvisazione. Vivaldi ha, secondo lo stesso pianista, il grande pregio di essere ritmico e solare, caratteristiche che permettono la “traduzione” jazzistica e si sposano perfettamente con la sensibilità del pianista toscano. Con “Le Quattro Stagioni” si avrà dunque un nuovo esempio di come questi due generi, classico e jazz, siano molto meno lontani di quanto possa sembrare e di come oggi siano definitivamente eletti entrambi sotto la voce “Musica Colta”. Dopo il concerto di Spello restano due spettacoli prima della conslusione della X edizione del festival, nato da un’idea di Walter Attanasi, affermato Direttore d’orchestra in Italia e all’estero. Il prossimo è in programma domani (sabato 26 settembre) presso il Teatro Pavone di Perugia alle ore 21. Sarà proiettato, in anteprima per l’Umbria, il film “Vietato Sognare” (Forbidden Childhood). Si tratta di un lavoro di Barbara Cupisti (regista e attrice che ha recitato in film di Dario Argento, Michele Soavi, Lucio Fulci e Lamberto Bava), realizzato nel 2008 e della durata di 92 minuti. Come ogni anno l’UmbriaMusicFest si chiuderà domenica 27 settembre a Massa Martana, nella splendida residenza di San Pietro sopra le Acque. Alle ore 17,30 è in programma la presentazione del libro: “Afghanistan, ultima trincea” di Gian Micalessin (giornalista di guerra e inviato per “Il Giornale”, nel 1983 fonda, con Almerigo Grilz e Fausto Biloslavo, la Albatross Press Agency, un’agenzia specializzata in reportage di politica internazionale con particolare attenzione per le aree di conflitto) con prefazione e contributi di Fausto Biloslavo. Prenderanno parte all’evento Gian Micalessin, Fausto Biloslavo e Monica Maggioni. Seguirà, alle ore 19,30, il concerto con le esibizioni dei soprani Oksana Krovytska ed Elizaveta Martirosyan (vincitrice di numerosi concorsi internazionali: Chaikowsky a Mosca, Operalia a Washington, Francesco Viñas a Barcellona, Vellut” a Venezia, Internazionale a Bologna eToscanini a Piacenza). Ad accompagnarle ci sarà Antonino Pergolizzi al pianoforte (collaboratore, a vario titolo, con l’Opera de Nice, l’Oratorio Romano del Gonfalone, l’ Orchestra della Televisione della Svizzera Italiana, e l’Accademia Filarmonica Romana). Sempre in questo fine settimana sarà ancora possibile ammirare, presso le sale espositive del Teatro della Concordia di Monte Castello di Vibio, la mostra “Herat ora nona; il coraggio del futuro”. E’ un’esposizione di opere provenienti dall'Afghanistan di Ernesto Lamagna, curatore Alessandro Carone con la collaborazione di Beatrice Micovilovich. Ha l’obiettivo di raccogliere le attese e le speranze di un popolo ed in particolare di quello femminile, relegato nella condizione di totale invisibilità. Donne come “presenza-assenza”. Presentata al Parlamento Europeo in Strasburgo nell’aprile di quest’anno e inaugurata a giugno nella sala del Mappamondo al Ministero degli Affari Esteri al palazzo della Farnesina, la mostra trova il suo naturale completamento con l’installazione composta da tredici manichini in ferro al naturale, (opere uniche) realizzate dal Maestro Ernesto Lamagna, coperte da burka blu ed uno nero; nonché nell’opera intitolata kenosis, fusione in bronzo a cera persa. Sarà possibile visitarla dalle ore 10 alle 12,30 e nel pomeriggio dalle 16,30 alle 19,30. Condividi