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PERUGIA – Diventare esperto di “Pronto soccorso veterinario” per animali domestici, sia da compagnia che da reddito o sportivi. Sono questi gli obiettivi del corso, della durata di otto mesi, organizzato dalle agenzie formative “Superficie 8” e “Tucep”, che è stato presentato stamani a Perugia in una conferenza-stampa a Palazzo Donini. Del progetto (finanziato dalla Regione Umbria, dal Ministero della Salute, dall’Unione europea e dal Fondo Sociale europeo) ne hanno parlato l’assessore regionale alla Formazione Maria Prodi, il preside della Facoltà di Medicina veterinaria Franco Moriconi, il presidente dell’associazione “Tucep” Paolo Carbone e, per “Superficie 8”, Roberto Quatraccioni. Il corso, per un totale di 500 ore all’Ospedale didattico veterinario dell’Università degli Studi di Perugia, completamente gratuito e retribuito con ottocento euro al mese, sarà articolato in materie come accoglienza, management e protocolli del paziente critico, informatica clinica e bioetica degli animali. Non mancheranno inoltre insegnamenti come legislazione delle cooperative, organizzazione aziendale, “business plan” e dinamiche di gruppo, prevenzione sui luoghi di lavoro. “Il sostegno a questa iniziativa, molto particolare nell’ambito dei percorsi formativi, oltre a rafforzare la collaborazione con l’Università e altri soggetti privati - ha detto l’assessore Maria Prodi -, testimonia la volontà della Regione di contribuire a creare strade di ‘formazione alta’, che possano dare nuove opportunità lavorative”. “Il corso, esperienza unica in Italia - ha sottolineato Franco Moriconi -, rientra nel processo di ampliamento dell’offerta formativa della facoltà di Veterinaria e vuole fornire al neolaureato una preparazione specifica sulla gestione delle emergenze mediche e chirurgiche, trasferire competenze a soggetti che sappiano confrontarsi con diversi casi clinici e dare le giuste e tempestive diagnosi”. Secondo Roberto Quatraccioni di “Superficie 8” e Paolo Carbone di “Tucep”, alla fine del corso i partecipanti potranno diventare “imprenditori di se stessi”, anche creando una cooperativa che possa gestire le emergenze all’Ospedale veterinario dell’Università. Condividi