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PERUGIA - “Parlare di ritardi da parte della Regione Umbria è a dir poco fuori luogo”. Lo sostiene l’assessore regionale al lavoro, Maria Prodi, in riferimento alle questioni relative ai presunti ritardi nelle erogazioni ai lavoratori della cassa integrazione in deroga. L’iter procedurale – ricorda Prodi - risponde ad una normativa nazionale che ha passaggi obbligati in cui sono coinvolti Regione, Ufficio Regionale del lavoro e INPS e che quindi non possono essere eliminati dalla Regione. “Dati alla mano”, l’assessore ricorda che nel lasso di tempo che va dal (23/03/2009) giorno in cui è stato siglato l’accordo con le parti sociali al 29 di luglio 2009 la Regione Umbria ha esaminato 768 domande di aziende che chiedevano l’esame congiunto per l’accesso agli ammortizzatori sociali in deroga, vale a dire quasi la totalità delle domande pervenute. La pausa estiva ha prodotto qualche decina di domande in attesa di esame, che sono attualmente in corso di svolgimento. Inoltre la Direzione Regione del Lavoro ha emanato oltre 730 decreti autorizzatori che ad oggi sono già a conoscenza dell’INPS. Recentemente – ha aggiunto l’assessore - in IX Commissione (Commissione Istruzione, Lavoro, Innovazione e Ricerca della Conferenza delle Regioni e Province Autonome), tutte le Regioni presenti hanno lamentato i ritardi dell’INPS nella comunicazione dei dati e nella erogazione dei fondi ed hanno richiesto al Governo di garantire maggiore celerità. L’Umbria ha comunque lavorato per rafforzare la collaborazione con le altre istituzioni coinvolte nei procedimenti per la cassa in deroga sulla base di regolari concertazioni e per ridurre le difficoltà. Effettuati gli esami congiunti presso gli uffici regionali con i datoriali e i sindacati, a seguito dei quali l’Ufficio Regionale del Lavoro emette i relativi decreti, le singole aziende – spiega Prodi - sono in grado di rivolgersi all’Inps per ottenere i benefici della Cassa, ma non tutte lo fanno e magari non in tempi brevi. Quando lo fanno non danno notizia in Regione cui, pertanto, non è dato avere dati immediati né riferimento a nominativi aziendali. E’ l’INPS regionale che fornisce periodicamente, e solo su richiesta, i dati all’istituzione regionale. “L’attenzione della Regione al problema, assicura infine Prodi, è quotidiana e costante. Come Regione, nelle competenti sedi istituzionali, continueremo a chiedere al Governo di intervenire per assicurare maggior celerità da parte dell’INPS nella definizione delle pratiche di erogazione”. Condividi