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di Daniele Bovi Nessun “apparatchik”, come si diceva una volta, e nessuna stella del firmamento umbro del Pd compare nelle liste a sostegno del duplex Marino-Marinelli tra le quali verranno eletti i componenti dell’assemblea nazionale e regionale del Pd. Il primo, senatore, si candida a guidare il Pd nazionale. Il secondo vorrebbe invece prendere il posto di Maria Pia Bruscolotti e diventare così il più giovane segretario regionale d’Italia. Spazio dunque alla società civile. E per capirlo basta guardare i nomi e i profili dei tre capilista. Al colleggio di Perugia 1 c’è Renzo Campanella, profesore di Fisica all’Università di Perugia, a Perugia 2 Romina Perni, consigliere comunale a Todi e giovane ricercatrice precaria. A Terni invece a guidare la truppa ci sarà Paolo Gentili, presidente del consorzio aree industriali della città. “Tre persone – dioce Marinelli – che non fanno solo la politica nella vita: per noi rinnovamento significa anche questo. Non vogliamo un Pd che parli ai giovani, ma un Pd che sia giovane. Un partito in grado di riconnettersi alla società e fatto di persone in carne ed ossa. Non abbiamo messo insieme duecento persone ma abbiamo cercato di mettere insieme le varie anime che costituiscono la spina dorsale del partito. E con queste persone cercheremo di riconquistare il consenso di coloro che non si sono ritrovati nel Pd”. Concetto ribadito anche da Romina Perni. Non c’era l’intenzione – dice – di dare un segno di potenza mettendo duecento o cinquecento candidati (ogni riferimento alle mozioni umbre Bersani Franceschini è voluto) bensì “quella di puntare sulla qualità e la credibilità delle persone”. Il merito, poi, è uno dei concetti che torna più spesso fra i Marino boys ed è anche il concetto che ha convinto il professor Campanella a schierarsi con il senatore e con il giovane Marinelli: “Il merito – dice – è una delle parole chiave della mozione. E la vogliamo intendere come la cessazione della cooptazione, basata non sulle qualità ma sulle conoscenze”. Tra i deboli, dice il professore, ci sono anche coloro che subiscono questa situazione. “Coloro che non si possono esprimere pienamente in una società bloccata da lacci e lacciuoli”. Condividi