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PERUGIA - “L'iniziativa del 18 settembre, “Floss in festa”, avrà il sostegno del Consiglio regionale dell'Umbria, permetterà di vedere cosa è stato fatto nella nostra regione e consentirà di evidenziare i meriti acquisiti dall'Assemblea regionale che ha approvato, ormai 3 anni fa, la legge sull'open source, firmata e fortemente voluta dal consigliere Dottorini”. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale, Fabrizio Bracco, intervenendo questa mattina alla conferenza stampa di presentazione di Floss in festa 2009, un convegno che si svolgerà venerdì 19 settembre (per l'intera giornata) presso il dipartimento di matematica e informatica dell'Università di Perugia e sarà dedicato ai programmi informatici liberi e open source. Bracco ha anche sottolineato che “la legge regionale sull'open source pone la Regione Umbria all'avanguardia a livello nazionale ed ha visto una rapida applicazione che è partita proprio dagli uffici di Palazzo Cesaroni, dove sono stati prodotti programmi liberi da licenza. Una scelta significativa che accresce il tasso di democrazia facilitando il dialogo con i cittadini e consentendo un buon risparmio di risorse che possono essere investite nella formazione. Anche il progetto per il nuovo sito internet del Consiglio regionale, a cui stanno lavorando i tecnici informatici del Sicor, è stato messo a punto sfruttando risorse open source”. Il consigliere Oliviero Dottorini (Verdi e Civici) firmatario della legge approvata dall'Assemblea nel 2006, ha osservato che quel provvedimento “sta portando benefici concreti a molti Comuni, che hanno potuto finanziare numerosi progetti legati al software libero. È importante che una impostazione basata sul pluralismo informatico abbia portato un contributo al superamento di quei monopoli che bloccano i mercati e costringono le pubbliche amministrazioni ad investire una grande quantità di fondi nelle licenze: la Regione Umbria spendeva 2,5 milioni di euro ogni 4 anni solo per queste. L'Umbria ha creduto in questa legge e l'ha finanziata rendendola operativa e intervenendo in modo concreto sulle pubbliche amministrazioni. Tutti i fondi vanno a sostenere i progetti, dato che gli operatori del Centro di competenza open source (Ccos, l'organismo regionale che dal 2007 gestisce i bandi per il finanziamento di microprogetti basati sul software libero) lavorano a titolo completamente gratuito. Si è sviluppata una economia positiva intorno all'open source, legata agli sviluppatori, ai professionisti e alle piccole aziende regionali che si occupano di formazione e assistenza e si muovo nell'ambito del software libero”. Alla conferenza stampa ha partecipato anche il presidente del Ccos, Osvaldo Gervasi, che ha spiegato l'importanza e le potenzialità dell'open source, sottolineando la possibilità che questo concede alle scuole di recuperare computer obsoleti e di riutilizzarli senza dover affrontare le spese connesse alle licenze: “nel 2009 sono stati 89 i progetti che sono stati presentati al Centro di competenza, con un evidente aumento di interesse e di attenzione verso le potenzialità del software libero”. Condividi