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PERUGIA - “Va arrestata la scure del Governo che, sulla scuola, sta operando il più grande licenziamento di massa e che abbatte il livello di qualità dell’offerta formativa”. Lo ha detto l’assessore regionale all’Istruzione e Diritto allo studio Maria Prodi che stamattina, a Perugia, ha partecipato alla manifestazione dei lavoratori della scuola organizzata dalle organizzazioni sindacali davanti all’Itas “Giordano Bruno”. “Le trattative sulla scuola – ha aggiunto, riferendo della discussione in sede di commissione degli assessori regionali all’Istruzione che si è riunita ieri a Roma – vanno portate avanti riaprendo il confronto nella Conferenza Stato-Regioni. Regioni che non state state coinvolte neanche nella stesura della cosiddetta norma ‘salva precari’ varata dal Consiglio dei ministri con il decreto di ieri. Diciamo un fermo no ad eventuali accordi regionali, senza un preventivo dialogo con tutte le Regioni, con cui il ministro non concerta da molti mesi”. Il provvedimento del Governo è “un ‘bluff’. Ai docenti – ha spiegato - che avevano l’incarico annuale conferito dal’Ufficio scolastico regionale e che non è stato rinnovato, vengono attribuite le supplenze brevi. Quindi vengono sottratte a chi adesso vive di supplenze brevi. Più che una concessione del Governo, è un ‘regalo’ dei colleghi”. “Analogamente – ha rilevato ancora l’assessore Prodi - il punteggio per la partecipazione a eventuali contratti di disponibilità, relativi alla sola annualità 2009-2010, non è un regalo del Governo, ma dei colleghi che saranno superati o distanziati in graduatoria pur avendo lavorato quest’anno lo stesso numero di giorni, ma con supplenza della scuola. Per questi ultimi nulla è previsto. I punti servono per avanzare nelle graduatorie scolastiche". Condividi