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PERUGIA - L’accordo intenderebbe garantire la guardia attiva h24 al Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura, la risposta alle urgenze dell’Ospedale SSNTA Maria della Misericordia, un più efficace intervento nei casi di trattamento sanitario obbligatorio, tutte questioni sollecitate, in più di un’occasione, dalla CGIL. Ciò dovrebbe avvenire attraverso una migliore integrazione interaziendale dei servizi psichiatrici. “Purtroppo, però, - questo il giudizio espresso dalla Cgil in un comunicato che reca le firme di Fabrizio Fratini (FP Cgil regionale), Serena Moriondo (Cgil regionale) e Mario Bravi (Cgil Perugia - l’accordo manca tutti gli obiettivi e rischia di compromettere anche l’attuale funzionamento dei servizi. Continua, insomma, il progressivo degrado nel quale viene abbandonata l’assistenza psichiatrica nella USL di Perugia”. A parere dei tre sindacalisti non si mette in campo nessuna risorsa necessaria all’obiettivo, non si procede alla riorganizzazione dei servizi psichiatrici nell’Azienda USL 2, il dipartimento non si vede, ecc. Si attribuiscono solo nuovi e improbabili compiti ai medici (dell’SPDC e del territorio) compromettendo così sia l’assistenza normale nell’SPDC che l’assistenza nel territorio. Che guardia attiva è – notano ancora gli estensori del documento -, se il medico che si trova in guardia deve lasciare il suo posto all’SPDC e recarsi (notte e festivi) al capo opposto della città, al Santa Maria della Misericordia, per rispondere ad una urgenza? Allora la guardia attiva non c’è? E la risposta alle urgenze psichiatriche al PS ….si fa attendere! Lo schema delineato nell’accordo, oltretutto, metterebbe in discussione anche le finalità che hanno portato alla realizzazione del Polo Unico! A parte le mille irregolarità contrattuali: chi è, infatti, in guardia non la può abbandonare e non può fare contemporaneamente guardia attiva e reperibilità, addirittura presso un’altra Azienda. “Ma – continua il comunicato - con il semplice buon senso ci domandiamo: perché non trasferiscono subito l’SPDC al Polo Unico invece di compromettere entrambi i servizi? Se si vuole fare una guardia attiva h24 all’SPDC si devono trovare i medici necessari e non toglierli da altre attività. In altre parole, è necessario rafforzare e non compromettere le attività svolte sul territorio e individuare, da parte dell’Azienda ospedaliera, gli psichiatri necessari alle esigenze di risposta alle emergenze-urgenze psichiatriche senza pesare su risorse (già esigue) degli altri servizi”. “Abbiamo sostenuto con chiarezza – spigano Fratini, Moriondo e Bravi - queste ragioni nell’incontro sindacale del 22 luglio con l’Azienda USL 2. Purtroppo la delibera era già stata predisposta il 16 luglio senza neanche aver informato i sindacati, in piena violazione dei diritti sindacali costituzionalmente garantiti”. Da qui la richiesta che la delibera in questione sia immediatamente revocata e che le organizzazioni sindacali siano nuovamente convocate dall’Azienda, ripristinando un normale iter di confronto negoziale. Condividi