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Documento unitario del centrosinistra di Bettona (Prc, Pd, Idv e Ps) In relazione alle recenti vicende giudiziarie riguardanti il Consiglio di amministrazionedella società Codep che gestisce il depuratore zootecnico di proprietà del Comune di Bettona e in attesa che si definiscano nel miglior modo possibile le posizioni personali di coloro che sono coinvolti, appare improcrastinabile l’adozione urgente di provvedimenti da parte dell’attuale amminstrazione comunale. Ora tutti si dichiarano convinti ch eil problema ambientale a bettona esiste per davvero, tutti si sentono autorizzati a fornire “ricette”, a richiedere commissioni di controllo, o a specificare di aver votato contro a questo o quell’altro documento… Sicuramente, sopratuutto i politici, compresi gli amministratori del Comune di Bettona, avrebbero fatto bene ad ascoltare anche i suggerimenti di cittadini e consiglieri comunali di opposizione. È sorpendente come attualmente consiglieri regionali di centrodestra rivendichino con urgenza e a gran voce commissioni d’inchiesta, quando anni fa sono stati loro stessi i sostenitori dell’ampliamento del depuratore per favorire gli interessi degli allevatori di Bastia e Cannara; e sono stati loro stessi, solo qualche nese fa, gli autori di una mozione riguardante l’adozione di un assurdo accordo di programma tra regione, Comune di Bettona (più gli altri comuni interessati), Arpa, Codep, ecc, accordo che prevedeva un impianto calibrato per 50 mila capi, senza escludere la realizzazione di una nuova laguna, e che ha visto le opposizioni assolutamente contrarie. È risaputo e documentato come entrambi i gruppi consiliari di opposizione persso il Comune di Bettona abbiano intrapreso azioni significative, anche forti, presso tutte le istituzioni competenti, in difesa dell’ambiente e dei cittadini di bettona, stanchi dell’immobilismo delle istituzioni, anche dinanzi a problemi seri, che attengono alla qualità della vita e soprattutto della salute. L’attuale amministrazione comunale – leggiamo dai giornali – dinanzi ad un evento così grave e dirompente, soprattutto per le famiglie di coloro che al momento sono coinvolti, parla per voce del sindaco di “pesante eredità”, non considerando che è stata proprio questa amministrazione a prevedere la costruzione di un altro mostro quale la nuova laguna, fortunatamente bloccata dall’intervento degli organi giudiziari. Anche l’assessore all’ambiente Bazzoffia, che parla del Comune quale parte lesa, sembra non considerare quanto riportato dai giornli (Corriere dell’Umbria del 31-07-2009) sulla vicenda, che parla di “… sicuro appoggio degli amministratori comunali che non hanno mancato di adottare provvedimenti di discutibile legittimità, per consentire all’impianto di proseguire la sua attività: emblematico a tal proposito l’episodio relativo alla realizzazione della seconda vasca, autorizzata d’urgenza dal sindaco e sottoposta a sequestro”. E noi aggiungiamo. “È così che quest aamministrazione intende il bene della collettività’ e l’attenzione per l’ambiente?” E di seguito, prosegue lo stesso giornale, “un ruolo del Comune di Bettona emergerebbe anche sulla questione del numero dei soci della cooperativa, passati da 42 a 21 per estromettere i soci non allineabili e concentrare il potere in mano di pochi. Questo secondo le ipotesi dell’accusa. Con delibera del 14 febbraio 2008 la Giunta comunale dispone l’esclusione dal servizio di alcune aziende: questo fa dire alla Procura che l’amministrazione comunale di Bettona aveva stabilito autonomamente anche se solo parzialemnte chi non dovesse più usufruire del servizio”. Prosegue lo stesso giornale: “Le intercettazioni telefoniche raccontano poi di presunti rapporti tra il consigliere Polinori e il vicesindaco Bazzoffia. Tant’è che lo stesso consigliere e il presidente Codep Siena, in una telefonata diranno dell’amministrazione bettonese: «c’avemm la grossa fortuna di essere appoggiati da loro». E così via, con pesanti affermazioni riportate anche da altri quotidiani. Se i consiglieri ricordano, i gruppi di opposizione, preoccupati per la grave situazione ambientale che si stava delineando, chiesero la convocazione di un consiglio straordinario che si tenne in data 11-5-2008, oltre un anno fa, per discutere della revoca della concessione alla società Codep della gestione dell’impianto in questione, così come stabilito dall’art. 13 della medesima convenzione che prevedeva la risoluzione contrattuale “… allorquando la società concessionaria non rispetterà le leggi e i regolamenti relativi all’attività disinquinante o nell’ipotesi in cui non sia in grado di assicurare la perfetta funzionalità dell’impianto…” E questi problemi c’erano fin da allora! Ma in quell’occasione, respingendo le nostre richieste, ricordo che il sindaco rispose che la revoca della convenzione alla Codep avrebbe provocato un disastro e pertanto non se ne faceva nulla! E sempre nel corso della stessa seduta sollevammo anche altri problemi segnalati in questi giorni dai giornali, quali ad esempio la scorrettezza che si stava permettendo alla Codep di escludere alcuni allevatori dal conferimento, quando ciò era di competenza dell’amministrazione comunale, tanto che in altre occasioni, inspegabilmente, è stata la stessa giunta a farlo. Ma guarda caso la giunta no escluse l’azienda più grande di tutte, che non aveva rispettato l’ordinanza sindacale di abbattimento del numero dei capi, il cui rappresentante, membro del consiglio di amministrazionen della Codep è stato pesantemente coinvolto dal provvedimento del giudice. Allora non riuscivamo a cpire il perché, forse oggi abbiamo le idee più chiare! Né, per concludere, si comprende cosa ne sia stato del condono presentato dallo stesso gruppo aziendale di cui sopra, alcune decine di anni fa (su un semplice foglio senza elaborati!) dal momento che dal maggio dello scorso anno ancora attendiamo risposta all’interrogazione presentata. È evidente che rispetto alla vicenda di cui oggi parlano tutti i giornali, è assolutamente pesante – dal punto di vista politico – la posizione del sindaco, ma soprattutto del vicesindaco Bazzoffia, dei quali, tenuto conto anche dell’interpellanza parlamentare con la quale è stato richiesto il commissariamento del Comune, siamo costretti a chiederne le dimissioni, comprendendo invece l’imbarazzante posizione degli altri consiglieri di maggioranza. Comunque evolvano i fatti sopra citati, la posizione delle opposizioni rimane comunque ferma su alcuni punti irrinunciabili, già esplicitati a tutti i livelli istituzionali, sia comnali che regionali: 1. No ad una nuova laguna 2. Diminuzione del numero dei capi allevati 3. Bonifica della vecchia laguna 4. Individuazione di un nuovo gestore dell’impianto Per le motivazioni sopra esplicitate siamo assolutamente contrari al famoso protocollo d’intesa che è stato oggetto di risoluzione nel corso del consiglio regionale del 30-6-2009 – relatore il consigliere Baiardini – risoluzione purtroppo votata dalla maggior parte dei partiti di maggioranza e opposizione, tanto che il gruppo consiliare del Ponte e la segreteria del Pd locale hanno immediatamente richiesto un incontro urgente con la Presidente Lorenzetti. Naturalmente registriamo la posizione del vicesindaco Bazzoffia che all’indomani del consiglio regionale plaude alla risoluzione adottata, facendo comprendere che la gestione rimarrà alla società Codep. Stante l’evolversi dei fatti, teniamo comunque a precisare che se l’attuale amministrazione comunale volesse adottare provvedimenti quali la revoca della convenzione per la gestione dell’impianto della società Codep, affidandone la gestione a soggetto terzo, i gruppi di opposizione, responsabilmente, annunciano fin da ora voto favorevole Condividi