carcere capanne buona.JPG
Si è costituito nel primo pomeriggio di oggi Rinaldo Polinori, folignate di 48 anni, membro del consiglio di amministrazione della 'Codep', la cooperativa che gestisce il depuratore di Bettona oggetto della indagine della magistratura perugina per la quale ieri i carabinieri del Noe con l'operazione ''Laguna de cerdos'' avevano eseguito altri dieci provvedimenti di custodia cautelare. Quattro di questi, emessi dal gip di Perugia Claudia Matteini su richiesta del pm Manuela Comodi, riguardavano altrettanti componenti o ex componenti dello stesso consiglio di amministrazione. L'indagine, secondo gli inquirenti, ha portato a disarticolare un'organizzazione dedita al traffico illecito di rifiuti speciali non pericolosi, costituiti dagli affluenti della depurazione principalmente di reflui zootecnici di origine suinicola. Mentre i cinque componenti o ex componenti del consiglio di amministrazione della Codep sono finiti in carcere erano stati concessi gli arresti domiciliari a tre dipendenti dell'Arpa della sezione territoriale di Assisi-Bastia, ad un autotrasportatore ed a due imprenditori. Ottantasei le persone denunciate in stato di libertà. Polinori, che in questi giorni si trovava fuori Perugia, ha raggiunto oggi il capoluogo umbro, si è presentato agli inquirenti ed è stato portato nel carcere di Capanne. Si sono svolti invece stamani gli interrogatori di garanzia per gli altri quattro componenti della 'Codep': il geometra perugino Graziano Siena, 48 anni, presidente in carica, l'imprenditore di Bettona Giovanni Mattoni, 52 anni, vicepresidente dal luglio 2008, Sergio Longetti, 42 anni e Nicola Taglioni, 28 anni, entrambi di Perugia e rispettivamente ex consigliere e consigliere. GLI INTERROGATORI Siena, Taglioni e Mattoni, i primi due difesi dall'avvocato Alessandro Bacchi, il terzo da Bacchi e dall'avvocato Francesco Falcinelli, hanno scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. ''I miei assistiti respingono fermamente tutte le accuse'' ha spiegato l'avvocato Bacchi che, domani mattina, insieme all'avvocato Falcinelli, presenterà istanza di riesame al Tribunale della Libertà. I due legali si sono riservati, inoltre, di articolare al giudice una richiesta motivata di riconsiderazione del quadro cautelare ''che a nostro avviso - ha spiegato Falcinelli - è venuto meno anche per effetto di una rilettura complessiva della vicenda in esame''. Ha scelto invece di parlare Sergio Longetti, difeso dall'avvocato Ubaldo Minelli, che ha risposto alle domande del gip per oltre un'ora respingendo ogni addebito. ''Il mio assistito ha fornito tutti i chiarimenti richiesti - ha riferito l'avvocato Minelli - illustrando con dovizia di particolari la vicenda. Longetti non fa più parte del consiglio di amministrazione della Codep dal lontano 2006 e, come socio, e' stato estromesso dalla cooperativa nel 2007. Addirittura era in contenzioso con la cooperativa stessa e non può avere condiviso, come contestato, scelte operative della cooperativa''. L'avvocato Minelli ha presentato stamani istanza di riesame al Tribunale della Libertà e sulla base dell'esito dell' interrogatorio ha chiesto per il suo assistito la revoca della custodia cautelare in carcere o, in subordine, la concessione degli arresti domiciliari. Il gip si è riservato sulla decisione. Gli interrogatori di garanzia proseguiranno domani per le sei persone che si trovano attualmente ai domiciliari. Condividi