L'inciucio consumatosi in Parlamento tra il ministro della Difesa La Russa e il leader del Pd Franceschini sulla nostra presenza militare in Afghanistan e la convinzione bipartisan, contro ogni logica, principio di umanità e di rispetto delle vite nostre e altrui, che in quella martoriata e disperata regione bisogna restare per "imporre" una finta e inconsistente "pacificazione", impone alla nostra regione di assumere al più presto ogni iniziativa utile al ritiro delle nostre truppe. È ormai tragicamente palese che i nostri militari sono li a combattere una guerra vera propria altro che operazione di pacificazione. Il conflitto afghano ha causato tra il 2008 e il 2009 tre mila vittime tra i civili a fronte di una generale instabilità che invece di diminuire cresce di giorno in giorno lasciando gran parte del territorio sotto le mani dei talebani. Un quadro che testimonia la sostanziale inutilità della presenza delle forze militari straniere nell'area. É ormai tempo che le nostre truppe si ritirino anche per ristabilire il rispetto della Costituzione italiana. Purtroppo il bipolarismo italiano ha ancora una volta dato il peggio di sé confermando l'assoluta assonanza su temi fondamentali della vita politica del Paese tra il Pd e il Pdl. Per questo riteniamo che occorra fare ogni sforzo possibile, a cominciare dalle istituzioni regionali, per scongiurare che questo scandalo prosegua. L'Umbria in quanto regione della Marcia Perugia – Assisi, sede del Coordinamento degli Enti Locali per la Pace, che vanta una importante attività del movimento e dell'associazionismo pacifista non può rimanere impassibile di fronte ad una simile tragedia. Per questo, dopo la consegna nelle mani di Pavilio Lupini delle deleghe alla Pace, Relazioni Internazionali e Cooperazione Internazionale, chiediamo al Consigliere regionale quali iniziative intende assumere e se non ritiene di doversi attivare immediatamente affinché la Regione Umbria faccia la sua parte per chiedere l'immediato ritiro delle truppe italiane dall'Afghanistan nel rispetto delle istanze pacifiste che ne hanno sempre caratterizzato la storia e la tradizione.
Stefano Vinti
Presidente gruppo regionale Prc-Se
Mercoledì
29/07/09
19:51