PERUGIA - Aumentare le retribuzioni, continuare a costruire un “welfare integrativo”, prevedere regole chiare ed efficaci per il ricorso a forme di lavoro temporaneo, affermare una serie di diritti individuali e collettivi, migliorare le relazioni industriali: questi i motivi per i quali Fim Cisl e Uilm regionali e territoriali di Perugia invocano l’urgenza del rinnovo del contratto nazionale di lavoro dei metalmeccanici in base alla propria predisposta piattaforma. A dare il benestare - affermano i due sindacati - sono stati proprio i lavoratori, consultati nel corso delle assemblee.
Presenti alla conferenza stampa di questa mattina in casa Cisl, il segretario generale regionale Fim Cisl Umbria Adolfo Pierotti e il segretario generale provinciale Uilm Perugia Umbro Conti. Della segreteria Fim Cisl di Perugia, Gianni Scalamonti, Angelo Comodi e Gianni Cecchetti; della segreteria Uilm di Perugia Marco Fabiani.
“La produzione industriale –hanno fatto sapere i segretari- si è ridotta negli ultimi 12 mesi di quasi un terzo e contestualmente è aumentato in modo esponenziale il ricorso agli ammortizzatori sociali”. Il riferimento alla cassa integrazione ordinaria e straordinaria, ma anche all’apertura di procedure di mobilità hanno ribadito l’urgenza di chiudere un contratto possibile, comunque vantaggioso per i lavoratori metalmeccanici.
“Abbiamo registrato un grande interesse da parte dei lavoratori”, hanno sostenuto i segretari di categoria che, all’indomani delle assemblee con i lavoratori, hanno sottolineato “per il triennio 2010-2012 un incremento retributivo medio del 6 per cento, con decorrenza dal 1° gennaio 2010. I recuperi dei differenziali salariali, invece, per eventuali scostamenti tra l’inflazione prevista e quella reale, effettivamente rilevata, dovrà essere effettuato nel giugno 2011 relativamente ai primi 18 mesi di durata e a dicembre 2012 relativamente ai rimanenti 18 mesi”.
Altro tema affrontato nel corso della conferenza stampa è stato quello concernente la contrattazione di secondo livello. “La maggiore diffusione di questo strumento –hanno fatto sapere i leader della Fim Cisl e della Uilm- può e deve consentire di rilanciare la crescita dell’efficienza, della qualità e della produttività e, conseguentemente, delle retribuzioni reali”. Fondo di sostegno al reddito, organismi bilaterali, previdenza complementare: gli elementi previsti nel welfare integrativo di Fim Cisl e UIlm.
“Il CCNL –hanno continuato i segretari di categoria- dovrà prevedere che a livello aziendale sia possibile definire gli inquadramenti sostitutivi o integrativi. Al termine del triennio chiediamo venga realizzata una verifica di quanto definito a livello aziendale per il recepimento di possibili innovazioni all’interno del CCNL sulla base delle esperienze fatte”.
Un “no” secco arriva dalla Fim Cisl e dalla Uilm all’abuso della deroga del contratto. “A questa si può ricorrere –hanno spiegato Fim Cisl e Uilm- in situazioni di straordinarietà, concordandola con il sindacato e dando un termine”.
Riguardo alla mancata unità, la Fim Cisl e la Uilm non hanno mancato di dire che “la Fiom da noi viene considerata una compagna di viaggio, sarebbe un problema se la Fim Cisl e la Uilm non fossero considerati allo stesso modo dalla categoria dei metalmeccanici della Cgil. La nostra battaglia per il rinnovo del CCNL, a vantaggio dei lavoratori, prosegue a prescindere dal colore politico che ci troviamo di fronte: l’obiettivo è salvaguardare i lavoratori, soprattutto in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando”.
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