“Si tratta di un gesto grave quello dell’amministrazione di Città di Castello”. A dichiararlo il segretario territoriale della Cisl di Perugia Angelo Manzotti e il segretario regionale Flai Cgil Massimo Venturini che, rivolgendosi al sindaco, hanno affermato che “rimettere in discussione un accordo come quello con la Comunità Montana, ossia una convenzione durata per anni e soprattutto soddisfacente nei risultati è intollerabile. Ci riferiamo al fatto che l’amministrazione ha deciso di far gestire le aree verdi locali da una cooperativa anziché dalla Comunità Montana, come da sempre avviene”.
Le preoccupazioni dei segretari riguardano le ripercussioni di tale decisione in termini occupazioni per quello che concerne il prossimo futuro. “Nel passato –hanno spiegato Manzotti e Venturini- grazie alla convenzione si sono potute dare risposte occupazionali a una quarantina di unità, nella maggioranza dei casi giovani, che altrimenti si sarebbero dovuti allontanare dal proprio territorio, impoverendo ulteriormente la nostra realtà”.
Manzotti e Venturini promettono di “attivarsi nelle sedi opportune: la presenza del comune di Città di Castello nel nuovo assetto delle Comunità Montane è rilevante. Il nostro timore è che questo gesto a preludio di un disimpegno del comune nei confronti della Comunità Montana. Invitiamo, per questo, l’amministrazione comunale a un’ulteriore approfondimento di tale gesto e di eventuali decisioni future”.
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