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CITTA' DI CASTELLO - Con “Concerto di mezza estate” la Filarmonica Puccini di Città di Castello ha anticipato tema e suggestioni della Gran Bretagna, nazione ospite del Festival delle Nazioni 2009. Nella cornice di Piazza Fanti, la formazione guidata da Francesco Marconi, si è esibita in un vasto repertorio della musica d’oltre Manica, introducendo alcuni dei filoni su cui si muoverà il programma della rassegna di fine agosto. “E’ ormai divenuta una consuetudine e un saggio per il nostro sodalizio presentare al pubblico tifernate l’anima della nostra maggiore manifestazione cittadina” ha dichiarato a margine dello spettacolo Fabio Arcaleni, presidente della Filarmonica Puccini, sottolineando come “sia stato svolto articolato lavoro di ricerca sulla sua produzione specifica nel settore, nonché sui complessi rapporti con il resto d’Europa. Non è un caso, dunque, che il viaggio musicale dalla Gran Bretagna all’Italia sia stato immaginato come un incursione tra produzioni molto distanti per ispirazioni e tempo”. Il concerto, cui ha assistito un folto pubblico, ha alternato brani musicali e intermezzi di recitativo, seguendo un ordine, di volta in volta, illustrato da Francesco Banconi. Brani tratti da “Sogno di una notte di mezz’estate” di Shaskespeare e di “Alice nel paese delle meraviglie” di Lewis Carroll sono stati interpretati da Enrico Paci. Mentre la vice solista era di Lucilla Romanetti. “L’omaggio alla Gran Bretagna” ha commentato l’assessore alle Politiche culturali Rossella Cestini, presente con il sindaco Fernanda Cecchini “rappresenta il logico proseguo alla collaborazione ideale e materiale che la banda ha instaurato con il Festival, i due maggiori enti musicali che abbiamo in città. L’integrazione tra sensibilità, solo apparentemente diverse, emerge da questo appuntamento in cui motivi e suoni della nazione ospite vengono proposti ad un pubblico ampio e variegato. Il rapporto di scambio di cui stasera cogliamo un frutto maturo è un esempio da esportare anche su altri fronti del panorama culturale per comporre un circuito di sinergie e elevare la qualità degli eventi”. Condividi