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TODI - Il Consiglio Comunale di Todi vive da tempo una grave situazione di limitazione e svilimento del suo ruolo. Negli ultimi due anni abbiamo spesso dovuto subire la gestione di sedute, come quella di ieri, con livelli impensabili in una democrazia. Il Presidente del Consiglio è succube della giunta, incapace di svolgere il ruolo, al di sopra delle parti, che la legge, lo statuto ed il regolamento gli attribuiscono. Il Presidente del Consiglio infatti è un organo del consiglio e non della giunta e dovrebbe attuare ogni iniziativa utile per consentire ai consiglieri l’acquisizione di notizie, informazioni e documenti relativi all’attività deliberativa e, ove necessario, assicurare agli stessi la collaborazione dell’Ufficio Segreteria per la formulazione e presentazione di proposte di atti deliberativi, ordini del giorno, mozioni ed interrogazioni; dovrebbe garantire la tutela dei diritti dei consiglieri nell’esercizio del mandato elettivo, esercitare le sue funzioni con imparzialità, nel rispetto delle prerogative del Consiglio e dei diritti dei singoli consiglieri. Nulla di tutto ciò accade a Todi: il Presidente Pizzichini toglie illegittimamente la parola ai consiglieri di minoranza, dichiara chiusa la discussione a suo piacimento (ieri, per esempio, su richiesta del vice-sindaco), impone tempi di intervento ai consiglieri di minoranza in violazione del regolamento, non vigila a che le commissioni consiliari siano convocate in modo corretto (la convocazione della 2° commissione fatta dal Vice-presidente Martorelli Michele è giunta ai componenti dopo l’orario di svolgimento della stessa commissione), impedisce l’acquisizione di pareri tecnici richiesti dai consiglieri. Nella seduta di ieri i consiglieri del centrosinistra sono stati ostacolati nel loro esercizio; la giunta, con la solita arroganza, non ha risposto alle richieste di chiarimento tecnico sulle pratiche presentate dalla minoranza, il vice-sindaco Primieri, confondendo l’aula del Consiglio con quella dei tribunali, è arrivato ad affermare che in Consiglio Comunale era chiusa la fase istruttoria delle pratiche, mettendo poi – egli stesso, da vice sindaco! – “in votazione” il punto all’ordine del giorno, senza alcun titolo, senza alcun diritto, sostituendosi, di fatto, al Presidente del Consiglio. Saremo ancora una volta costretti ad esercitare i nostri diritti e i nostri doveri al di fuori della sede deputata del Consiglio Comunale, perché l’arroganza, l’improvvisazione e l’incompetenza di questa giunta e del Presidente del Consiglio impediscono la normale dialettica democratica. E questo denunceremo nei prossimi giorni alle autorità competenti. In conclusione, vogliamo rappresentare ai cittadini che il nostro senso di responsabilità verso i cittadini ha permesso lo svolgimento degli ultimi tre consigli comunali: abbiamo garantito con la nostra presenza il numero legale che il centro-destra non riusciva a garantire. La risposta è stato lo scempio di democrazia del quale siamo stati vittime. Ai cittadini il compito di giudicare. Partito Democratico Todi Condividi