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Dopo la Cosa, la Cosa uno e la Cosa due che hanno attanagliato la sinistra italiana nel corso degli ultimi anni in dibattiti spesso surreali, in Umbria è da qualche tempo che si fa un gran parlare della Cosa Stramaccioni. Ossia della proposta di una pace preventiva, per il bene del Pd, fatta proprio dal segretario provinciale giorni addietro. In sostanza, Stramaccioni non vorrebbe andare alla conta congressuale ma bensì arrivare ad un accordone tra le due fazioni in lotta. Con la consueta schiettezza che lo contraddistingue, l'ex sindaco di Perugia Locchi sbarra la porta all'ipotesi della pax stramaccioniana: "E' vero - dice Locchi dalle colonne di Qui Perugia - che siamo nella terra di San Francesco, ma il congresso presuppone che ognuno dica la sua". Quindi, per l'ex sindaco "non esiste una via stramaccioniana al Pd umbro". Fine della discussione. Stante il fatto che "il segretario provinciale è una persona seria, ha stile e può legittimamente candidarsi alla segreteria umbra, ma è nella logica congressuale il fatto di schierarsi. Tutti la pensiamo come Stramaccioni sulla necessità di non far male al partito, ma nessuno rispetto al dibattito congressuale nazionale può fare il Pilato di turno". Condividi