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Andrea Ceccarelli, coordinatore regionale umbro della Fgci, insorge nei confronti del candidato a premier del PD, Walter Veroni, per al sua scelta “di archiviare la storia della sinistra italiana e l'esperienza del centro-sinistra in una regione politicamente ‘rossa’ come l'Umbria”. Riferendosi al suo exploit spellano di qualche giorno fa, Ceccarelli afferma che “E' stato molto triste vedere i giovani che sostenevano slogan americaneggianti, trasportati in luoghi laddove la passione politica dei cittadini, dei lavoratori, dei contadini e degli studenti trova il suo sbocco sotto la tradizionale falce e martello”. “Veltroni è venuto in Umbria – prosegue- dicendo di aver rotto con gli alleati per dare vita ad un nuovo modo di governare l'Italia, ma tutto questo non accadrà: distruggere l'alleanza di centro-sinistra significherà riconsegnare l'Italia per la terza volta nelle mani di Silvio Berlusconi” e le sue parole “rischiano così di trasformarsi in slogan vuoti, mentre il suo tentativo di cacciare via la Sinistra dalla politica italiana come fosse la lebbra di questo paese è già fallito: per sfortuna di Veltroni e Berlusconi la Sinistra si è già ricostruita. Anche se avremmo preferito portare falce e martello sulle schede elettorali, la FGCI e i Comunisti sono intenzionati a portare avanti una campagna elettorale in difesa dei lavoratori, del loro salario e dei loro diritti”. “Dare fiducia ai Comunisti italiani, alla sinistra è oggi – per Ceccarelli - l'unico modo per non riconsegnare dopo 14 anni ancora una volta il paese a Berlusconi e per non rinnegare un pezzo del proprio passato e la propria passione politica ogni volta che c'è una campagna elettorale”. Condividi