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''Di sicuro le difficoltà di avviamento non le devono pagare i passeggeri'': lo ha sottolineato il presidente dell'Enac Vito Riggio riferendosi alla situazione dell'Alitalia in merito alla quale si è detto ''preoccupato''. Lo ha fatto parlando con i giornalisti oggi a Perugia a margine della firma dell'accordo per il completamento potenziamento dell'aeroporto umbro. ''Sono preoccupato - ha spiegato Riggio - perché questi sei mesi di prova hanno messo in evidenza una serie di punti critici nell'organizzazione aziendale. Domani abbiamo convocato Alitalia perché intanto facciano subito delle misure correttive per evitare che ritardi e disagi continuino anche durante l'estate. E poi - ha concluso il presidente dell'Enac - per mettere a punto dei piani che riguardino soprattutto il personale di terra a Fiumicino''. ''Quelli che hanno salvato Alitalia – ha proseguito Riggio - la devono salvare davvero, nel senso che non basta un intervento finanziario ma bisogna fare una operazione industriale''. ''Hanno le competenze per farlo - ha detto ancora Riggio - e noi spingiamo perché le mettano in campo. Una crisi in questo momento non sarebbe da augurare a nessuno e francamente non ci sono nemmeno i termini perché questo accada. Bisogna lavorare duramente per far funzionare al meglio possibile la compagnia che e' poi il 50 per cento del nostro sistema''. Riggio ha quindi ricordato la ''crisi generalizzata'' del settore ''in cui British ha difficoltà e Air France è andata in rosso''. ''Non possiamo quindi immaginare - ha aggiunto - che ogni sei mesi c’è qualcuno che salva Alitalia''. Il presidente dell'Enac ha comunque ricordato che quella legata alla compagnia ''è un'operazione difficile perché ricordiamo che Alitalia è un'impresa che era fallita e quindi non può immaginare possa tornare subito a un livello di eccellenza''. Condividi