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Orietta Bonifazi TERNI – Una rissa tra il Comune e le volontarie del canile comunale di Colleluna è scoppiata ieri all’ingresso della struttura. Sono finiti al pronto soccorso in quattro, due volontari e due comunali, fra i quali il più grave sarebbe il padre di una volontaria, che ha riportato due costole rotte. Stamattina la polizia municipale della prima sezione territoriale, che ieri era accorsa sul posto diretta dal maresciallo Eros Laudi, sta accertando la dinamica dei fatti ed è probabile che verranno sporte le prime denunce. Ieri sera, malgrado l’arrivo al canile anche dei carabinieri e della forestale, ancora non erano chiari i motivi e lo svolgersi degli eventi, fatto sta che se le sono date di santa ragione. Dall’inizio del mese, le volontarie dell’associazione onlus “Grandi Amici”, da 14 anni dedite agli ospiti del Colleluna, contestavano l’orario di chiusura del canile, anticipato alle 17:30 dal dirigente Rapisarda a un passo dal pensionamento. Le volontarie, che badano a 530 cani, “sgambamento, adozioni e terapie ai 90 animali malati”, come hanno spiegato, non riuscivano a finire entro quell’ora, inoltre alcune terapie da farsi ogni 12 ore andrebbero a cadere alle 19, quando il canile è chiuso. Per questo si erano rifiutate di uscire dalla struttura all’orario imposto, anche in presenza della Sicurglobal. Dopo diversi giorni di tira e molla, la battaglia sull’orario si è inasprita ieri mattina, quando - dopo l’annuncio delle volontarie di “interrompere le terapie e ritenere responsabile il Comune del primo cane che si fosse sentito male” - il funzionario Paolo Corazzi, pure lui poi finito al pronto soccorso, si è presentato con un nuovo volontario e ha iniziato a fare le terapie. Ma alle fatidiche 17:30 la situazione è precipitata e sono volati spintoni, calci e pugni. Una bella gatta da pelare, anche per la prima riunione di giunta di stamattina. Condividi