Partito Democratico Todi
Todi sta diventando sempre più isolata e debole.
Dopo due anni di amministrazione Ruggiano, aldilà degli spot e della propaganda, la realtà sta presentando i suoi conti. Lo si avverte in tanti modi e nei diversi ambiti della vita politica cittadina: la cultura, il turismo, l’economia, la scuola, la sanità…
Nei ultimi mesi un segnale particolarmente grave è arrivato dal fronte dell’organizzazione dei servizi sociali. Abbiamo appreso dai giornali, infatti, che il Comune di Todi non è più, di fatto, comune capofila dell’Ambito Sociale della Media Valle del Tevere. A marzo scorso i comuni del comprensorio hanno deciso di individuare come capofila il Comune di Marsciano. Si sono, cioè, trovati tutti d’accordo nel ritenere che Todi non garantiva più un ruolo vero di coordinamento e di collaborazione.
Di questo l’Amministrazione Ruggiano ha visto bene di non informare ne’ la cittadinanza, ne’ il Consiglio comunale. Il Comune di Todi ha continuato ad operare come se nulla fosse accaduto, assumendo atti che ora il TAR dell’Umbria ha sospeso.
È una situazione grave che testimonia l’auto isolamento del Comune di Todi, la sua perdita di ruolo e di prestigio oltreché la perdita di funzioni.
Situazione della quale avrebbe dovuto farsi seriamente carico l’intera amministrazione ed in particolare l’assessore Menghini, delegato per materia, evidentemente preso e distratto da altro: si vocifera, per esempio, che grande preoccupazione del centrodestra e di qualche collaboratore ambizioso, in questi ultimi mesi, sia la costituzione di una o più cooperative domenistiche per inserirsi nei servizi scolastici o di assistenza alle persone.
L’attuale amministrazione comunale, insomma, distratta da altro, in soli due anni ha vanificato il lavoro di relazione e di dialogo portato avanti in precedenza dalle amministrazioni di centrosinistra e da cui Todi ha tratto benefici consistenti mai a danno degli altri comuni, ma in un clima di cooperazione, collaborazione e rispetto.
Porteremo questi argomenti in Consiglio Comunale e per la vicenda dell’ambito sociale chiederemo spiegazioni e valuteremo l’opportunità di invitare l’assessore delegato a dimettersi, anche per consentire la ripresa di un dialogo con gli altri comuni e per scongiurare l’ipotesi di un conflitto istituzionale e di perdita di ruolo del nostro comune.
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