Massimo Ceccarelli
Capogruppo PD Marsciano
Ho letto con un po’ di stupore il comunicato dell’amico (nel senso di stima reciproca) Federico Santi che all’indomani della seduta di insediamento del Consiglio Comunale, contraddistinta da un clima sereno di confronto democratico, ha voluto esternare invece ingenerose considerazioni politiche ancora intrise del livore elettorale, di chi comunque non ha vinto, nei confronti di tutto ciò che non è riconducibile a RC partendo, come sempre, dall’idea che “noi siamo la verità e la via”.
Mi spiace quindi dover ricordare a Federico innanzitutto che le elezioni non sono state “strane” ma semplicemente democratiche, che il ballottaggio è stato affrontato dal PD con accordi (apparentamento) fatti alla luce del sole come previsto dalla legge elettorale. Santi evita di ricordare invece che si sono concentrati sui voti di Ranieri (candidato di RC) molti consensi provenienti dal quelle forze politiche che ora, ingenerosamente definisce con disprezzo “avventuriere, retrò e catto-craxiane”. Le linee programmatiche come tutti, tranne Santi, sanno saranno presentate dal Sindaco nel corso della seconda seduta del Consiglio Comunale e su esse si aprirà poi il confronto politico.
Per quanto attiene al gruppo del PD (il più consistente in consiglio Comunale, da solo ha il 45% dei consiglieri e di cui sono stato chiamato alla guida) posso assicurare a Santi che l’unità di intenti e di collaborazione reciproca al suo interno è solida e che la “confusione cronica” non sarà, almeno per noi, il tratto caratterizzante questa esperienza amministrativa.
L’aggettivazione “democristiani” che Santi usa poi in senso spregiativo non offende me (che lo ero quando la DC esisteva) ma offende la sua intelligenza, quella della nostra comunità e dei tanti cittadini che hanno vissuto in questi anni difficili per la nostra democrazia l’impegno sociale e politico. Vorrei che Santi e tutti noi cominciassimo a chiamare finalmente le cose e le persone con il loro nome e a dimostrare rispetto per la dignità che ogni esperienza di organizzazione politica democratica, anche quelle spontaneamente costituite dai cittadini (magari prive della patente data da RC), “lillipuziane o bulgare” che siano in termini di consenso e percentuali elettorali, meritano.
Del resto credo che anche la forza politica nazionale a cui Santi appartiene abbia un qualche interesse in questo senso….
Preciso, per i cittadini non per Santi che lo sa ma fa finta di non saperlo…, che la richiesta di costituire (per la prima volta) la commissione di “Vigilanza e Garanzia” prevista come opportunità dal nostro Statuto Comunale e meglio definita nel Regolamento del 2004, è emersa da parte delle minoranze solo nel corso delle due conferenze dei capigruppo “autoconvocate” con grande senso di responsabilità istituzionale prima della seduta di insediamento del Consiglio Comunale (cosa avventa solo in pochi altri Comuni) e che la maggioranza non ha avuto alcuna difficoltà a riaffere la opportunità della Commissione, a ulteriore garantire della massima trasparenza amministrativa e a condividerne la costituzione fin dalla prossima seduta consiliare .
Santi sa, perché è stato consigliere della maggioranza che ha sostenuto Chiacchieroni nell’ultima legislatura, che l’Ordine del Giorno del primo Consiglio non è predisposto dai capo-gruppo e che non c’è stata da parte di alcuno la volontà di ostacolare la nuova costituzione di una Commissione che ne Santi, quando era consigliere, ne altri colleghi avevano mai ritenuto necessario costituire. (forse solo perché RC era in maggioranza…).
Non riesco poi a seguire le contorte elucubrazioni di Santi che invece di aprire il dibattito sul futuro del nostro territorio e sulle vicende che riguardano la nostra comunità ed i cittadini si avvita su ragionamenti “farne-politicanti” sulla seconda Commissione Consiliare, come fosse un “tallone d’Achille”, sulle maggioranze meno “bulgare”, sul passato politico-amministrativo di colleghi e forze politiche avverse; rivolgendo attenzione solo a cose “insignificanti” e comunque con lo sguardo rivolto sempre e solo alla “bottega” e al passato…
Anche l’unico pensiero conclusivo sul futuro Santi lo riserva ovviamente solo agli interessi di Rifondazione Comunista, ma viva dio qui è finalmente onesto ed esprime (come responsabile lavoro, economia, trasporti della Segreteria Provinciale PRC) le perplessità, le preoccupazioni ed i limiti del progetto stesso di “una sinistra d’alternativa” e allora torno a stimare d’avvero l’amico Federico ….
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