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Carlo Rossini TODI - I dati ufficiali relativi ai flussi turistici dei primi 5 mesi del 2009 nella nostra città rivelano un calo sia di arrivi che di presenze intorno al 20%. Un dato pesante, mai riscontrato negli anni passati, causato, senza dubbio, dalla grave crisi economica e finanziaria internazionale, ma aggravato dalla assoluta mancanza di iniziative e di politiche adeguate di questa amministrazione comunale. Infatti nel quadro generale di crisi, il dato di Todi è tra i più negativi tra le città d’arte umbre ed italiane. Nel 2008 l’amministrazione comunale con la propaganda “pubblicità progresso” del “FATTO” si attribuiva il merito dei modesti incrementi di flussi complessivamente registrati, senza accorgersi dei primi segnali di crisi che hanno avuto il culmine nel mese di settembre quando, in concomitanza con lo svolgimento del nuovo corso da un milione di euro del festival, le presenze calarono di circa mille unità. Quest’anno il silenzio dell’amministrazione comunale cela l’imbarazzo di dover scrivere “FATTO” su un calo epocale del 20% e quindi di doversene assumere parte di responsabilità. Niente spot, dunque! Ormai siamo abituati al comportamento furbesco di questi amministratori: quando le cose vanno (anche a prescindere dal loro operato) se ne assumono il merito; quando vanno male o tacciono o cercano di scaricare la responsabilità su altri. Siamo preoccupati, però, per il futuro della nostra città. Per poter affrontare le nuove sfide dei mercati turistici sono necessarie azioni che vedano insieme istituzioni, associazioni ed imprenditori. Occorrerebbe attuare una politica di marketing e promozione strutturata, rigorosa e costante, rafforzare il calendario di eventi lungo tutto il corso dell’anno, agire in maniera sinergica con i territori limitrofi. Purtroppo di queste azioni non vi è stata traccia in questi due anni di amministrazione Ruggiano (e i risultati si vedono), così come non si intravedono soluzioni per il futuro. Assistiamo, anzi, ad una diminuzione di eventi, ad una loro inesistente promozione, ad una chiusura del comune nei confronti dei territori vicini. Per i prossimi mesi si prevede una edizione ridotta del Festival (nel 2008 aveva beneficiato di fondi ministeriali concessi dall’allora Ministro Rutelli, nel 2009 il Ministro Bondi ha tagliato tutto!), un’estate più povera di iniziative, anche con l’interruzione di precedenti esperienze, significative per la città. E non sarà certo il lapidario a risollevare le sorti turistiche e commerciali, ma anche culturali, della nostra città! Forse quei soldi andavano investiti in modo più utile. Il centrodestra continua ad amministrare senza alcun progetto e lontano da ogni confronto con la città e dopo due anni di “cura” iniziano a farsi vedere, purtroppo, i primi effetti. Condividi