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NEW YORK - Il Fondo Monetario Internazionale rivede le stime di crescita per l'Italia. Nel 2009, secondo l'Fmi, l'economia italiana si contrarrà del 5,1% rispetto al -4,4% previsto in aprile. Nel 2010 la contrazione sarà pari ad un -0,1%, a fronte del precedente -0,4% stimato. Anche le stime globali seguono la stessa tendenza: l'economia mondiale, sostiene il Fondo, si contrarrà quest'anno dell'1,4% contro il -1,3% previsto in aprile. L'anno prossimo, invece, il pil mondiale si espanderà del 2,5% a fronte del +1,9% stimato in aprile. Anche l'Eurostat non vede rosa. In Eurolandia il pil è in caduta libera. Nel primo trimestre del 2009 il prodotto interno lordo dei paesi aderenti all'Euro è sceso del 2,5% rispetto all'ultimo trimestre del 2008. Lo rende noto l'ufficio europeo di statistica, che, nella sua seconda stima, conferma così i precedenti dati. Si tratta del calo più marcato dalla nascita dell'euro. In tutta l'Unione Europea il calo è stato invece del 2,4%. Su base annua, rispetto al primo trimestre 2008, il Pil del primo trimestre 2009 è crollato del 4,9% (dato rivisto in peggio, da 4,8) nell'eurozona e del 4,7% nell'Ue. Il dato peggiore nella eurozona resta quello della Germania (3,8%), seguita da Olanda (-2,8%), Italia e Austria (-2,6%). Ma tutti gli stati membri hanno avuto un segno negativo, tranne Polonia e Cipro. Nel primo trimestre dell'anno le spese per i consumi delle famiglie sono diminuite dello 0,5% nella zona dell'euro e dello 0,6% nell'Unione (dopo un -0,4% e un -0,7% del trimestre precedente). Gli investimenti hanno visto un crollo del 4,1% nella zona dell'euro e del 4,5% nell'Unione (dopo un -4,1% e un -3,4%), le esportazioni sono diminuite dell'8,8% nella zona dell'euro e dell'8,3% nell'Ue-27 (dopo un -7,3% e un -6,6%). Le importazioni hanno segnato un calo del 7,6% nella zona dell'euro e del 7,8% nell'Ue-27 (dopo -5,2% e -5,4%). Tra i principali partner dell'Ue, il Pil è calato dell'1,4% negli Usa e del 3,8% in Giappone. Condividi