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Scatta la mobilitazione delle tute blu di Termini Imerese. Otto ore di sciopero per turno, da questa mattina con replica domani. Impianti fermi, dunque, mentre sit-in e picchetti sono in corso e si protrarranno per tutto il giorno davanti all'azienda che assembla la Lancia Y e alle ditte fornitrici, la Lear, la Bienne Sud e la Magneti Marelli. Contemporaneamente, la Fismic ha organizzato un presidio fisso di due giorni davanti alla presidenza della Regione siciliana. Circa 150 tute blu sono partite in pullman nella notte per Roma per manifestare davanti al ministero allo Sviluppo economico in concomitanza con la riunione convocata per le 15 dal ministro Claudio Scajola con Fiat e sindacati sulla sorte dello stabilimento siciliano. Presente anche la Regione che ha già messo sul tavolo, per far cambiare idea a Torino, un piano da 390 milioni per le infrastrutture e l'innovazione. Si sono autoconvocati i sindaci del comprensorio termitano che con i loro gonfaloni si faranno vedere e sentire. Fim, Fiom e Uilm contestano il piano del Lingotto che prevede, a partire dal 2012, lo stop della produzione automobilistica. I sindacati chiederanno che si cominci a ragionare sul cosiddetto Piano "A" che prevede una doppia linea di produzione, 220 mila auto e cinquemila addetti tra diretto e indotto (e quindi 3 mila assunzioni che si aggiungerebbero agli attuali 2 mila lavoratori), il trasferimento dell'intera linea produttiva a Termini che non si occuperebbe più solo di assemblaggio. Condividi