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Umbria Jazz sfida la crisi: nove palchi, tra arena, teatro, piazze, ristoranti; 220 eventi, per la maggior parte gratuiti; 500 musicisti. Il festival (Perugia, 10-19 luglio) offre un cartellone articolato e bifronte: canzone d'autore e blues nei concerti serali all'arena, capace di oltre 4mila posti, e jazz ortodosso a teatro di pomeriggio e di notte. All'aperto e gratis, generi più leggeri e popolari da mezzogiorno alle ore piccole. La canzone è rappresentata da Paolo Conte, che apre venerdì sera, James Taylor, Burt Bacharach, Steely Dan, Simply Red e George Benson (un omaggio a Nat King Cole con tanto di orchestra d'archi). Il blues è quello di Maceo Parker, Solomon Burke e B.B. King, che chiude la manifestazione. Il popolo del jazz potrà ascoltare l'inedito duo di pianoforte Chick Corea-Stefano Bollani (un'idea del festival umbro) ed il 'concerto per Obama', ovvero la riproposizione del concerto che Wynton Marsalis, alla guida dell'orchestra del Lincoln Center (ospite Francesco Cafiso) tenne il giorno del memorial di Martin Luther King, alla vigilia del giuramento del presidente. Ancora ortodossia con McCoy Tyner e Bill Frisell, il trio di Roy Haynes, Richard Galliano, Ahmad Jamal ed il vibrafonista Joe Locke. Soft jazz dai crooner Allan Harris e Freddy Cole e dal duo Tuck & Patti. Ampia la sezione dedicata all' avanguardia: il piano solo di Cecil Taylor, un progetto sulla brass band del trombettista Dave Douglas e soprattutto ben sei concerti di una grande formazione dell'Aacm (storica sigla del jazz creativo chicagoano) diretta da Gorge Lewis: musica complicata e certo non di facile approccio. Molto più semplice l'omaggio di John Scofield alla musica di New Orleans. Dalla Mingus Dynasty e dagli italiani Quintorigo una rivisitazione delle composizioni di Charles Mingus. La sezione italiana offre nomi noti: Enrico Rava, Enrico Pieranunzi, Roberto Gatto, Gianluca Petrella con Paolo Fresu, il duo italo-brasiliano Mirabassi-Guinga, il quartetto di Cafiso, Gino Paoli e Danilo Rea in un programma di musiche per il cinema, Fabrizio Sferra, Renato Sellani. Umbria Jazz presenta anche due eventi straordinari: un concerto dei Funk Off per i detenuti del carcere perugino, e la prima esibizione fuori dall'Africa dei Juakali Drummers, 20 ragazzini di una baraccopoli di Nairobi che suonano strumenti a percussione autocostruiti con materiali di recupero. Li presenta Amref, che per loro ha organizzato un progetto di reinserimento dei ragazzi di strada. A Perugia i Juakali Drummers suoneranno e parteciperanno ai seminari della Berklee di Boston: per l'occasione ci sarà un corso per percussionisti tenuto da Giovanni Hidalgo e Horacio El Negro Hernandez. Il festival comprende anche mostre (una per i 70 anni della Blue Note), presentazioni di libri (tra cui un saggio di Ashley Kahn sulla nascita di Kind of Blue, il leggendario disco di Miles Davis che uscì 50 anni fa) e blindfold test. Condividi