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di D.B. Posate le acque del voto e formate le giunte (limaturine e richieste di visibilità a parte) è l'ora dei commenti su queste ultime e sugli assetti di potere che ne sono venuti fuori. Se per il potentissimo dirigente del partito comunista cinese Zhou Enlai negli anni Sessanta era ancora troppo presto per dare un giudizio definitivo sulla rivoluzione francese, per Ciuenlai invece, ossia l'anonimo estensore dello "Spillo" che esce ogni lunedì sul Corriere dell'Umbria, è già tempo di fare bilanci sulle giunte nostrane. L'analisi è semplice: Pd e Prc hanno preso nelle due giunte le deleghe che contano, agli altri, come direbbe Mourinho, "zero tituli". Anzi, come dice Ciuenlai stesso, "alcune (deleghe, ndr) talmente piccole da non sembrare nemmeno assessorati". Il perché, secondo l'anonimo, è altrettanto semplice: Pd e Prc sono gli unici partiti sullo scacchiere regionale con una struttura solida. Gli altri, per il momento "sono solo un progetto o un elenco di persone". Un giochetto da ragazzi dunque, rincara l'anonimo, banchettare sulle divisioni e sulle debolezze altrui per occupare i posti che contano. E infatti i due "ragazzi", ossia Boccali e Guasticchi, non si sono fatti pregare due volte e hanno sfruttato al volo l'occasione servita su di un piatto d'argento. In fondo, come diceva sempre il vecchio Zhou, "i due dormono nello stesso letto ma non fanno gli stessi sogni". Condividi