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Al Village Vanguard, tempio del jazz di New York, tutti i lunedì si esibisce la Vanguard Jazz Orchestra, erede della celebre big band fondata nel 1966 dal trombettista e arrangiatore Thad Jones e dal batterista Mel Lewis. Adesso la stessa atmosfera di note e familiarità i sedici membri dell’Orchestra - vincitori lo scorso febbraio di un Grammy Award per l'album live «Monday night at the Village Vanguard» - vogliono esportarla in Italia, più precisamente in Umbria, ad Assisi. «Faremo di Assisi la nostra "casa" in Europa» ha annunciato Douglas Purviance, trombonista e manager della band. Già ospite in passato dell’Assisi Performing Arts – il festival musicale della città umbra che inaugura l'edizione 2009 –, l'orchestra di New York trasformerà la sua presenza nella sezione «Jazz» in un evento permanente. A partire da mercoledì, con un concerto in piazza del Comune, seguito il giorno successivo da lezioni e workshop. «Con il suo scenario straordinario, Assisi sarà l’unica città europea dove ci esibiremo e organizzeremo seminari ogni anno - spiega Purviance -. L'Italia diventerà la base di tutte le operazioni sul continente». «Una scelta logica» aggiunge John Mosca, trombonista e leader della band i cui nonni, nati a Biella, furono tra i milioni di migranti italiani sbarcati nella Grande Mela all’inizio del secolo scorso. «Negli ultimi vent'anni l’Italia si è distinta per la sua produzione jazzistica – spiega–. Senza contare poi la gente, il cibo, la cultura, i monumenti…». Soddisfatto anche il sindaco di Assisi Claudio Ricci: «Si rafforza il legame con gli Stati Uniti, già vivo grazie al gemellaggio con San Francisco e a una serie di iniziative come il nostro ufficio a sostegno delle Nazioni Unite». Per rinsaldare ancora di più i rapporti, il prossimo settembre Ricci volerà a New York dove ha in programma, tra l'altro, di incontrare il sindaco Bloomberg. Non solo l'Italia, però. Dopo il Grammy, la Vanguard Jazz Orchestra punta a crescere nel mondo. «Vogliamo realizzare un progetto simile a quello di Assisi anche a Tokyo e Taipei» ha confidato Purviance. Condividi