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PERUGIA - Su sollecitazione del presidente Tippolotti, si è aperta questa mattina, con un minuto di silenzio osservato dall’intero Consiglio regionale in ricordo delle quattro vittime dell'esplosione del deposito di fuochi pirotecnici avvenuta la settimana scorsa a Castiglione in Teverina, al confine tra Umbria e Lazio, la seduta con all’ordine del giorno l’istituzione di un fondo regionale di solidarietà per le famiglie delle vittime degli incidenti. Un provvedimento sul quale si dicono d’accordo tanto la maggioranza, che l’ha proposto, che l’opposizione di centro destra che condivide l’opportunità di andare incontro a delle esigenze effettive delle famiglie di chi muore sul lavoro, ma i distinguo non sono tardati a manifestarsi, dopo che il disegno di legge era stato illustrato in aula da Mara Gilioni (PD) per la maggioranza. Un provvedimento che stanzia come dotazione 100 mila euro da destinare, appunto, alle famiglie delle vittime degli incidenti sul lavoro e, più in generale, a coloro che dipendevano economicamente dalle vittime stesse, compresi i cosiddetti “conviventi anagrafici”. Ed è proprio su questo punto che si è manifestato il dissenso di chi paventa per questa via l’introduzione del concetto di “coppie di fatto”. Un’osservazione avanzata per primo dal relatore di minoranza, Massimo Mantovani (FI), che, minacciando l'astensione, ha chiesto ed ottenuto una sospensione della riunione per dirimere tale questione, dopo che si era aperta una discussione attorno al concetto di famiglia. Prima della sospensione l’assessore Damiano Stufara ha comunque rivolto un “accorato appello al consiglio regionale ad esprimere un consenso senza riserve per una legge importante”, sottolineando che “la discussione su coppie di fatto e quant'altro non c'entra nulla con il provvedimento oggi in aula”. Condividi