Sensibilizzazione dell’opinione pubblica, iniziative di “educazione alla legalità” prioritariamente rivolte ai giovani e istituzione in Umbria della “Giornata della memoria”; monitoraggio regionale su attività e transazioni immobiliari e commerciali; controllo degli appalti pubblici e sub-appalti; Agenzia regionale per l’uso sociale dei beni confiscati alla mafia. Sono queste le principali richieste avanzate dai rappresentanti del coordinamento umbro dell’associazione “Libera”, nel corso dell’incontro con la “Commissione d’inchiesta sulle infiltrazioni criminali in Umbria” che si è svolto stamani, a Palazzo Cesaroni, nell’ambito delle audizioni programmate dall’organismo mconsiliare che ha avviato la sua attività nel marzo scorso. In apertura dei lavori il presidente della Commissione Paolo Baiardini (Pd), ha detto che il quadro dell’infiltrazione criminale in Umbria non è ancora del tutto chiaro e completo, ma consente tuttavia di avere a disposizione degli elementi tali da suscitare “preoccupazione e attenzione da affrontare focalizzando l’attenzione su alcuni primi obiettivi di lavoro”. Gli obiettivi individuati dalla Commissione riguardano: costituzione di una rete delle pubbliche amministrazioni per il monitoraggio e controllo del territorio regionale; iniziative di informazione e sensibilizzazione dei cittadini rivolte in via prioritaria alle scuole; approvazione di un “pacchetto normativo regionale” per un più efficace contrasto del fenomeno criminale nell’ambito dell’attività di appalti e forniture (protocolli della legalità); monitoraggio degli interventi sulle situazioni di crisi aziendale. “Libera-Umbria”, che si è formalmente costituita nel 2005, era rappresentata dal presidente, Walter Cardinali, e dai componenti della segreteria Osvaldo Fressoia e Salvatore Lo Leggio che ha illustrato le proposte dell’associazione: “Mafia e criminalità organizzata – ha premesso – si combattono in maniera efficace attraverso l’impegno congiunto delle istituzioni e del complesso della società civile che deve sviluppare sempre più la cultura e la pratica della legalità”. Nel merito delle proposte è stata quindi sottolineata la centralità dell’attività di informazione e sensibilizzazione della opinione pubblica che nell’istituzione in Umbria della “Giornata della memoria, della legalità e dell’impegno per ricordare le vittime della mafia” avrà un’occasione di sintesi e la verifica annuale pubblica di una serie di iniziative regionali che dovranno avere nel mondo della scuola un prioritario rilievo. L’associazione propone inoltre un attento monitoraggio sulle acquisizioni e transazioni immobiliari e commerciali, da attuare in collaborazione con i Comuni e l’Anci, normative più efficaci e interventi “di persuasione” su banche e istituti di credito. Un altro aspetto proposto all’attenzione della Commissione riguarda gli appalti pubblici e i sub appalti, per i quali viene richiesta l’applicazione di nuove e rigorose normative “evitando la formula del massimo ribasso”, e un controllo più sistematico e stringente delle certificazioni antimafia tramite le Prefetture, utilizzando anche le “banche dati della Dna e delle Forze di polizia”. Da ultimo è stata avanzata la proposta di costituire un’Agenzia regionale “per l’uso sociale dei beni confiscati alle associazioni criminali e alla mafia”, prevedendo anche un “sostegno normativo della Regione Umbria agli assegnatari, per
garantire le attività soprattutto nella fase di avvio”. Il presidente Cardinali, nel sottolineare l’importanza della costituzione della Commissione di inchiesta che “raccoglie la sollecitazione fatta a suo tempo dalla nostra associazione, da Legambiente Umbria e da Cittadinanza attiva”, ha assicurato “piena collaborazione, vista anche la concordanza su analisi e obiettivi esposti dal presidente Baiardini”. I componenti della Commissione hanno tutti espresso pieno apprezzamento per l’attività di “Libera” e auspicato una collaborazione strutturata con l’organismo consiliare. In particolare è stato sottolineato dai consiglieri: “Priorità dell’intervento nelle scuole e la necessità del coordinamento regionale delle iniziative di prevenzione e contrasto” (Ada Girolamini Sdi-Uniti nell’Ulivo); “Attività diffuse e coordinate per coinvolgere e sensibilizzare le istanze sociali e di categoria; coordinamento e continuità dell’azione nei confronti delle scuole” (Enrico Sebastiani FI-Pdl); “Necessità di utilizzare lo strumento dell’informativa antimafia per una gestione rigorosa e legale degli appalti e sub appalti, e realizzare banche dati che mettano le informazioni su transazioni e acquisizioni disponibili presso notai e Uffici del Registro” (Armando Fronduti FI-Pdl); “Concentrare l’attenzione sulla questione del mercato della droga a Perugia che, per le dimensioni e i problemi legati anche alla mortalità per overdose è una questione di valenza nazionale, che necessità di interventi di prevenzione e contrasto a livelli differenziati: locale, nazionale e internazionale” (Stefano Vinti Prc-Se). Alla riunione ha partecipato anche il professore Marco Angelini, docente di legislazione antimafia all'Università degli studi di Perugia con cui il Consiglio regionale ha attivato una convenzione per supportare i lavori della Commissione.
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