«Il gravissimo incidente ferroviario di questa notte che ha provocato una vera e propria tragedia per la perdita di vite umane era stato preceduto da altri tre incidenti gravi sulle linee ferroviarie italiane nell'arco di un solo mese. Il 31 maggio sulla linea veloce Roma - Firenze si è verificato un incidente sulla linea aerea , bloccando la linea per circa 4 ore dalle 13.30 alle 17.30. Il 6 giugno un incidente ha bloccato per molte ore la linea ad alta velocità per la rottura di un pantografo in una galleria tra Bologna e Firenze. Il 22 giugno un vagone merci deraglia nel tratto tra Bologna e Firenze, dividendo l'Italia in due e bloccando per ore il traffico ferroviario».
La denuncia è del Verde Angelo Bonelli che rincara: «Le linee ferroviarie si sono trasformate in un vero e proprio colabrodo».
«Avevamo chiesto nei giorni scorsi al ministro dei Trasporti di intervenire per garantire più sicurezza sulle linee ferroviarie italiane e di reintegrare fondi tagliati. Nessuna risposta -insiste- Oggi di fronte a questo inaccettabile ed ennesimo incidente che ha provocato la perdita di tante vite umane il ministro dei Trasporti Matteoli e i vertici di Trenitalia si devono dimettere. Il governo deve chiarire cosa sta accadendo sulle nostre linee ferroviarie e dire se intende integrare le risorse tagliate con l'ultima finanziaria al trasporto pubblico ( oltre 500 milioni di euro ) e quali risorse intende destinare alla manutenzione e controllo delle linee ferroviarie italiane. Quattro incidenti in 30 giorni non sono una fatalità , ma frutto di negligenza e di politiche che hanno indebolito il sistema ferroviario italiano».
E aggiunge: "l'incidente non è frutto del caso, ma di precise azioni od omissioni". Moretti non lo dice esplicitamente, ma sottolinea che proprio la revisione di "tutti gli elementi strutturali" è un compito che spetta alla società proprietaria. Ed infatti le Ferrovie hanno già chiesto alla Gatx tutta la documentazione per verificare se la prossima revisione fosse veramente in programma per il dicembre del 2009, così come riportato dalla dicitura sul vagone deragliato. Anche il ministro Matteoli ha parlato di "cedimento strutturale" e ha inviato a Viareggio dei funzionari del ministero che dovranno preparare una relazione per la commissione d'inchiesta. Che vi siano state delle negligenze lo afferma indirettamente anche il ministro dell'Interno Roberto Maroni secondo il quale o le norme comunitarie per il trasposto di sostanze pericolose non sono abbastanza sicure, e dunque vanno riviste e rese più efficienti, oppure sono state ignorate.
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